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  • Bolognamania: missione compiuta

    Bolognamania: missione compiuta

    Finalmente c'è la matematica, l'aritmetica, la certezza: il Bologna è salvo e può festeggiare con due giornate di anticipo la permanenza in Serie A. Nessuna squadra che aveva perso 8 delle prime 9 partite era riuscita in questa impresa, a testimonianza del fatto che quest'anno fra alti e bassi si è comunque raggiunto un traguardo importante.

    È stato fatto un buon lavoro da parte di tutti che rischiava di essere buttato al vento con la flessione avuta negli ultimi mesi, recuperata con la vittoria contro il Genoa e con il pareggio di ieri ad Empoli. Sono stati fatti anche tanti errori, questo è certo, dai quali bisogna ripartire per garantire al Bologna un futuro diverso e sempre migliore nel tempo.

    Era stato definito un anno zero, nel quale l'unico obiettivo era il mantenimento della categoria: ora che è stato raggiunto, bisogna pensare a dare continuità al progetto rossoblù facendo passi avanti per il Bologna nel nome di una piazza che si merita grandi soddisfazioni.

    Tutti i discorsi relativi al futuro, partendo dal nuovo Direttore Sportivo e finendo col mercato estivo, erano stati rimandati a salvezza conquistata: per questo motivo è fondamentale cominciare a stringere i tempi per non commettere gli errori del passato, abbiamo mesi davanti per programmare la prossima stagione ed è importante che alcune decisioni vengano prese nel breve termine.

    Prima su tutte quella relativa al nuovo Ds: nonostante questa salvezza passi anche dal suo operato, Pantaleo Corvino non sarà più a capo dell'Area tecnica rossoblù e da qualche settimana si cerca l'accordo per la risoluzione del contratto. Al suo posto Sabatini, Ausilio, Bigon o Pradè? I nomi papabili sono tanti e le richieste diverse ma l'augurio è che arrivi l'ufficialità del nuovo DS entro la fine del campionato, in modo tale che possa mettersi subito all'opera per la prossima stagione.

    È stata una salvezza voluta, sofferta, piena di grandi risultati così come di grande batoste. È stata un'impresa unica, per la quale bisogna ringraziare in primis Donadoni per essere stato capace di trasformare il Bologna iniettando nella squadra una mentalità vincente che a metà campionato ha fatto la differenza. Da questo si riparte, senza mollare mai.

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