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  • Bolognamania: Pioli, ecco la formazione tipo

    Bolognamania: Pioli, ecco la formazione tipo

    Lo avevamo detto la scorsa settimana, prima della partita contro l’Inter, e il campo ha fatalmente confermato le impressioni della vigilia: l’1-1 contro i nerazzurri che il Bologna ha ottenuto domenica sera al Dall’Ara non rappresenta solo un punticino di speranza, all’inizio di un ciclo di partite molto complicato (dopo Parma, ci saranno Juventus e Fiorentina: auguri), ma anche una precisa base di come sarà disegnato il Bologna che verrà. Contro l’ostica squadra di Mazzarri, infatti, il nuovo 3-4-2-1 ha retto bene l’urto, assorbendo più che discretamente l’avanzamento sulla trequarti di Kone – mossa di cui il greco ha subito beneficiato andando in gol – e rischiando concretamente solo negli ultimi venti minuti di gara, a causa di una condizione fisica ancora precaria. Ma le risposte che a Casteldebole cercavano sono arrivate: un po’ più di peso in zona gol con le incursioni di Kone e una fase difensiva comunque sostanziosa, per una volta (alleluia) aiutata dalle parate di Curci, oltre che da un po’ di sana buona sorte.

    Il 3-4-2-1 ha avuto successo anche per il recupero di un giocatore fondamentale per il Bologna come Diego Perez, tornato titolare dopo diverso tempo: il “Ruso” ha 60, massimo 70 minuti nelle gambe al momento ma è imprescindibile per questa squadra e soprattutto per poter utilizzare un modulo in cui i due mediani devono fare parecchia legna. Al fianco dell’uruguagio, anche Krhin è parso rinfrancato, risultando persino dinamico e sfoderando, proprio contro la “sua” Inter una delle migliori gare da quando è a Bologna. Pioli pare dunque aver trovato la formazione tipo del suo Bologna, con Natali al centro della difesa, Sorensen e uno tra Antonsson e Mantovani in marcatura, Garics o Crespo a destra, Morleo o Cech a sinistra, Perez e uno tra Krhin e Pazienza in mezzo. Davanti, giochi fatti con Kone e Diamanti insieme dietro una punta, Cristaldo o, visto l’infortunio alla mano dell’argentino, Bianchi.

    La gara in anticipo di sabato a Parma, contro una squadra reduce dal colpaccio di Napoli, sarà un nuovo test importante per questa formazione, che regala a Pioli anche qualche alternativa: restano infatti opzioni valide anche la verve di Laxalt (però sempre meglio da esterno che non da mezz’ala) e un 3-5-1-1 che può servire se ci sarà da proteggere qualche risultato. Questo è il piano per “reggere” fino a gennaio, con un calendario a dir poco difficile e la speranza che poi arrivi anche qualche aiuto dal mercato che purtroppo a meno di clamorosi ribaltoni non arriverà. Perché la situazione economica della società è quella che è ed è più probabile che parta qualche big rispetto all’arrivo di nuova linfa per il gruppo di Pioli. Che se non altro pare aver trovato la strada per essere un po’ più competitivo. 

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