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  • Bolognamania:| Pioli rinnova, ma senza i big può poco

    Bolognamania:| Pioli rinnova, ma senza i big può poco

    La notizia della settimana in casa Bologna è senza dubbio il rinnovo da parte di Stefano Pioli: restava un altro anno di contratto al mister rossoblù, ma le voci su una sua partenza (Roma, ma soprattutto Napoli al posto di Mazzarri) erano insistenti da tempo e lunedì c'è stata la firma su rinnovo e prolungamento di contratto fino al 2015. Splendide le parole di Pioli all'atto della firma: 'Mi sento bolognese, qui ho vissuto le sensazioni più belle della mia carriera, compresi gli anni da giocatore'. Una frase importante che non può che rinsaldare il legame tra l'allenatore e la gente di Bologna, che gli riconosce lo splendido lavoro svolto in queste due stagioni. Un prolungamento che rappresenta un segnale preciso da parte della società, che per il futuro punta su una delle rare certezze che ha. Però, all'atto pratico, cosa cambia questo per il futuro del Bologna?

    Detto che Pioli rimarrà salvo clamorosi colpi di scena (il contratto per la prossima stagione l'aveva già), ora serve che la società gli dia un materiale all'altezza per 'alzare l'asticella', l'obiettivo dichiarato sia dal tecnico che dal presidente Guaraldi nella conferenza stampa in cui è stata data l'ufficialità del rinnovo. Perché ok, bene, anzi benissimo il rinnovo, ma chi ha buona memoria non dimentica che negli ultimi tre mercati le indicazioni di Pioli - Moscardelli a parte, al terzo tentativo - sono state regolarmente disattese dalla società, in particolare alla voce cessioni. E allora servirà un cambio di rotta chiaro e preciso nella gestione del mercato, perché a Pioli dopo un rinnovo in pompa magna non si potrà chiedere ancora di fare le nozze con i fichi secchi, cosa che già quest'anno gli è riuscita ma dopo 5-6 mesi di brividi e di adattamento.

    L'obiettivo si sposta dunque su Perez, Diamanti e Gilardino, le anime di questa squadra. L'estate 2013 non dovrà essere il bis di quella 2012, quando la squadra dei 51 punti è stata smantellata: i pochi veri big rimasti vanno preservati e confermati. Dura per Perez, che è in scadenza e ha mezza Liga, il Monaco e un paio di big di serie A addosso; Diamanti è tutto del Bologna e va solo tenuto, anche a fronte di offerte che senza dubbio arriveranno, e per confermare Gila basta chiudere un affare in piedi da tempo col Genoa, per una cifra anche abbordabile. Scuse ce ne sono poche, e forse la conferma di Pioli può rappresentare nell'anno del Mondiale (specie per Diamanti e Gilardino) un incentivo in più. Ma lo sforzo primario deve arrivare dalla società: questa realtà e questo allenatore meritano ben altro di un piccolo cabotaggio.

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