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  • Bolognamania:| Salvate il soldato Diamanti

    Bolognamania:| Salvate il soldato Diamanti

    'Alino, non aver paura di tirare un calcio di rigore'. Eccetera eccetera, seguendo i versi cantati da Francesco De Gregori. L'errore dal dischetto contro il Pescara da parte di Alessandro Diamanti probabilmente è costato al Bologna due punti in uno scontro diretto importante, ma il problema, al netto del danno di classifica, non è certo questo: la gara contro gli abruzzesi ha dimostrato soprattutto che il capitano rossoblù in questo momento è troppo solo. Perché se da una parte è arrivato un Alberto Gilardino in versione deluxe a dividere con lui il peso dell'attacco, dall'altra Diamanti raramente ha palle pulite sulla trequarti, complice un centrocampo dalla qualità molto bassa, e deve andarsi a prendere i palloni in mediana, portandoli su quasi a ogni azione.

    Questo significa avere un Diamanti spompato, stanco, che non può reggere questo ritmo per l'intero campionato. Senza contare che contro il Pescara il capitano rossoblù ha finito per strafare, andando fuori giri, cercando tiri complicati e spesso concludendo le azioni da solo, ignorando anche Gilardino in qualche occasione. Alino ha tante, forse troppe responsabilità, e da quando non c'è più Ramirez le attenzioni degli avversari si concentrano sempre su di lui, finendo per sfiancarlo. Il rigore sbagliato contro il Pescara e il fatto che abbia chiuso la gara di domenica a pezzi (tanto da doversi fermare per un affaticamento muscolare che tuttora lo tiene in dubbio per il posticipo del turno infrasettimanale di Siena) sono indizi di ritmi altissimi che Alino fatica a sopportare per 38 partite.

    Ecco perché al numero 23 del Bologna serve supporto, e questa sarà la nuova sfida di Pioli per questa stagione: dare equilibrio alla squadra assicurando comunque alternative a Diamanti in fase offensiva. Difficile provarci coi due centravanti, Acquafresca e Gilardino insieme, perché sulla carta rischiano di pestarsi i piedi e nessuno dei due è la classica punta di sacrificio (idem Gabbiadini), mentre la gara col Pescara ha dimostrato che Kone può offrire strappi importanti ma non toglie pressioni dalle caviglie e dalla mente di Diamanti. Forse, a meno di un avanzamento di Taider, un inaspettato soccorso può arrivargli dal reietto Henry Damian Gimenez: con Gila in allenamento si cerca e si trova spesso, sa sacrificarsi e a volte dal suo caos perenne tira fuori qualcosa. Di chance ormai ne ha bruciate a manciate, chissà che a lungo andare non arrivi quella più inattesa.

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