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  • Bonaventura 'ringrazia' André Silva: ora Gattuso può farlo riposare
Bonaventura 'ringrazia' André Silva: ora Gattuso può farlo riposare

Bonaventura 'ringrazia' André Silva: ora Gattuso può farlo riposare

  • Federico Albrizio
Respiro, parola chiave in questo momento per il Milan: all'ultimo è arrivata la vittoria contro il Genoa, ma è anche quello che manca a una squadra che ora è costretta a correre in apnea. La finale di Coppa Italia conquistata ai rigori contro la Lazio, il ko nell'andata degli ottavi di Europa League contro l'Arsenal e la rincorsa in campionato, con la zona Champions League più vicina: non c'è tregua per i rossoneri impegnati sui tre fronti e, nonostante una condizione mentale ottimale e fisica in netto miglioramento, la stanchezza si fa sentire per alcuni uomini chiave di Gattuso.

POCHI ACUTI, IL MOTIVO - Un esempio evidente Giacomo Bonaventura. Sia chiaro, dire che l'ex Atalanta sia in questo momento un 'problema' per il Milan non sarebbe corretto se consideriamo che le ultime quattro reti del centrocampista sono valse 9 punti per i rossoneri (doppietta Bologna, gol alla Lazio e alla Sampdoria). E' vero però che di queste le ultime due (Lazio e Sampdoria) sono state acuti isolati in un periodo (metà dicembre-metà marzo) di tanto 'lavoro sporco' e diversi momenti di appannamento e diversi errori, più nelle scelte di gioco che nella loro pura esecuzione. Non difetti di tecnica dunque ma mancanza di lucidità dettata da stanchezza, d'altronde dallo scorso dicembre Bonaventura ha saltato solo due partite in Europa League, giocando da titolare tutte le altre (19 in tutte le competizioni): scelta obbligata, sia per l'importanza di Jack nello scacchiere di Gattuso sia per la mancanza di alternative concrete per sostituirlo, se si considera che l'unico tecnicamente simile, Calhanoglu, ha mostrato di avere difficoltà nell'adattarsi al ruolo di mezzala di inserimento e di essere più efficace se schierato nel tridente offensivo. La partita del Ferraris però offre uno spunto che può 'aiutare' Bonaventura a riprendere fiato: un Milan a due punte.

RIFIATA, GRAZIE AD ANDRE' SILVA - Il gol realizzato allo scadere contro il Genoa ha ridato fiducia ad André Silva e restituito al tecnico un giocatore utile per le rotazioni in attacco con il tarantolato Cutrone e lo spento Kalinic: con il portoghese rivitalizzato ora è possibile sacrificare un centrocampista in favore di uno schieramento tattico più offensivo, un modulo appunto che preveda l'impiego simultaneo di due attaccanti con due esterni, proprio come accaduto con efficacia negli ultimi minuti del Ferraris. Sebbene al momento sia ancora considerata una soluzione 'di riserva' da adottare preferibilmente a gara in corso, Gattuso non ha escluso la possibilità che il 4-4-2 venga utilizzato dal 1' in determinate situazioni e questo darebbe a Bonaventura più opportunità di rifiatare. Non più mezzala ma esterno di centrocampo con licenza di offendere, il 5 rossonero si ritroverebbe con due alternative plausibili: Calhanoglu o Borini, che proprio domenica ha ricoperto il ruolo dopo aver cominciato il match da terzino. Bonaventura quindi 'ringrazia' André Silva: ora il Milan a due punte non è più un'idea remota, qualche attimo di riposo in più per ripristinare le energie psico-fisiche e presentarsi al meglio per il rush finale neanche.

@Albri_Fede90

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