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  • Boniek: 'Dzeko nella fase discendente della carriera'

    Boniek: 'Dzeko nella fase discendente della carriera'

    Zibi Boniek parla ai microfoni di Te la do io Tokyo.

    "Dzeko ha capito il campionato italiano come qualsiasi altro campionato: è un ragazzo intelligente. Ma l'impressione è che sia in fase discendente della sua carriera, è già al di là della montagna, non mi sembra uno che fa gol da solo. Non ne ha le caratteristiche.

    Non è possibile per un allenatore fare un buon lavoro senza l'appoggio della società alle spalle.
    Se la squadra non corre, comunque, la colpa è dell'allenatore.
    So che a Roma c'è questo Norman, ma la responsabilità è e deve essere dell'allenatore. Ma a Roma succedono cose strane.

    "Traditore" Capello? Beh, da un giorno all'altro ha lasciato la Roma, di notte, ed è andato alla Juventus quando aveva detto che non sarebbe mai andato in una società in cui c'era Moggi.
    Poi, per carità, Fabio lo stimo molto, è un grandissimo allenatore.

    Comunque non credo che uno che ha allenato la Juve non posso allenare la Roma o viceversa. Mi sembra una cosa normale.

    Szcezesny è un ragazzo intelligentissimo e solare. Vuole mettersi in mostra, visto che ha solo un anno di prestito secco. Il suo mestiere lo conosce benissimo.
    Poi per me - glielo dico sempre - è concentrato all'85% e per il restante 15 è sulle nuvole. Deve essere concentrato fino in fondo. E' elastico, è positivo, a Barcellona dopo ogni gol sosteneva i suoi difensori (quando chiunque li avrebbe mandati a quel paese).
    E' un ragazzo serio, per bene, che sta agli scherzi... E' uno dei più grandi attori simpatici della nostra Nazionale. Andate a vedere il sito della nostra Federazione.

    Il mio futuro?
    Ci saranno le elezioni per il Presidente del UEFA a maggio, se Platini non riuscirà a scagionarsi. Io intanto penso che potrei anche fare 4 altri anni qui in Polonia... non so il mio futuro. Mi piace portare la mia esperienza in questo ambiente a cui sono molto legato. Ad oggi non ho pensato alla Presidenza UEFA. Anche perché sono gli altri che devono chiederlo, in questi casi, non è che uno si presenta. Soprattutto in questo momento non c'è bisogno di fare la guerra tra 3,4 candidati.
    Non mi avete chiesto se preferirei essere Presidente UEFA o Presidente della Roma.
    Non ho mai nascosto il fatto che tornerei volentieri a Roma.

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