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  • Borriello, il napoletano 'complicato' guida la banda degli esiliati

    Borriello, il napoletano 'complicato' guida la banda degli esiliati

    • Giovanni Scotto

    Napoli-Atalanta: la sfida di stasera al San Paolo. Non solo incrocio di pallone e tacchetti. La Champions diretta passa inevitabilmente dal successo con gli orobici, proiettati verso l’ennesimo capolavoro salvezza, targato Edy Reja. Un ex, a capo di una folta colonia partenopea che lunedì si ritroverà al San Paolo, sotto gli occhi di amici e parenti che raggiungeranno l’impianto di Fuorigrotta per assistere al “derby del cuore”. Su tutti l’attaccante di San Giovanni a Teduccio, Marco Borriello, dato più volte per finito e risorto a suon di gol.

    FINITO E RINATO - Reti che hanno permesso alla compagine bergamasca di ipotecare la permanenza in massima serie. L’ex attaccante, tra le altre, di Milan e Juventus, è stato più volte avvicinato alla maglia azzurra, mai indossata nonostante i diversi tentativi portati avanti nel passato più o meno recente. Lontano dalla città natale, da ragazzo e da calciatore maturo. Ha raccolto altrove popolarità e attenzioni, ottenendo meno rispetto al grande potenziale a disposizione, espresso solo parzialmente. Carpi poteva segnare il crollo definitivo, i rapporti complicati con il club sembravano destinati a segnare definitivamente la carriera di Borriello, avviata verso un lento ed inesorabile declino. Poi la rinascita, sette chili persi e il ballottaggio vinto con Pinilla. E la fiducia di mastro Edy, ripagata con prestazioni da urlo. Un rendimento stratosferico che ha rilanciato la candidatura di Borriello in chiave nazionale. Non è un mistero che Antonio Conte, selezionatore della nazionale italiana, sia alla disperata ricerca di un centravanti di ruolo per completare il pacchetto offensivo.

    GLI ALTRI - Il solo Zaza, evidentemente, non può bastare mentre Pellè ha smarrito la brillantezza di inizio stagione. Motivi che spingono verso un clamoroso ritorno nella nazionale maggiore, in vista degli europei di Francia 2016. La napoletanità di Borriello e (forse) di Lorenzo Insigne, non ancora certo (a dispetto del grande campionato disputato) di prender parte alla spedizione transalpina. Dal mare di Borriello all’entroterra mugnanese di Giulio Migliaccio, nato a due passi da Napoli eppure, proprio come Borriello, lontano dall’azzurro della squadra della città. Grinta, cuore, carattere e grandi prestazioni da avversario, sempre leale. Siederà in panchina al San Paolo ma non è da escludere un ingresso in campo a gara in corso. Chiude la squadra partenopea il napoletano Guglielmo Stendardo, nato e cresciuto nella primavera partenopea, in un’epoca poco felice per il Napoli, condizionato dalla crisi societaria e destinato a ripartire da zero. Un infortunio rimediato la scorsa domenica con il Chievo gli impedirà di vivere da protagonista l’emozione del San Paolo, lo stadio del suo esordio in serie A, ben 18 anni fa.

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