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  • Juve in 10, un punto d'oro a M'Gladbach

    Juve in 10, un punto d'oro a M'Gladbach

    Quanto è lontana Berlino. Cinque mesi dopo la finale di Champions League persa col Barcellona, la Juve torna in Germania ed esce indenne dal campo del Borussia Monchengladbach. Vincendo questa sera, i bianconeri si sarebbero qualificati e invece vengono sorpassati al primo posto del girone D dal Manchester City, già agli ottavi e prossimo avversario il 25 novembre allo Juventus Stadium. Ma aumentano a 5 i punti di vantaggio sul Siviglia, battuto dagli inglesi e sempre terzo in classifica a due giornate dal termine. 

    Allegri sceglie il 4-3-1-2 e rilancia Lichtsteiner, al rientro dopo l'operazione al cuore. Al posto dell'indisponibile Khedira, in mezzo al campo trova spazio Sturaro con Hernanes dietro alle due punte Morata e Dybala, preferito a Mandzukic. Il Borussia Park è tutto esaurito e spinge la squadra allenata da Schubert, che ha ottenuto sei successi consecutivi in Bundesliga dopo aver sostituito Favre, col quale erano arrivate cinque sconfitte nelle prime cinque giornate di campionato tedesco. Il primo campanello d'allarme suona quando Dahoud colpisce la traversa a Buffon battuto. Poi uno svarione difensivo di Chiellini apre la porta del vantaggio a Johnson, liberato da un assist di Raffael. La reazione dei bianconeri, per l'occasione in maglia rosa, si concretizza sul finire del primo tempo: arcobaleno di Pogba per Lichtsteiner, che al volo fulmina Sommer. A inizio ripresa Pogba sfiora il gol con un gran tiro da fuori area, ma subito dopo la Juve resta in dieci per l'espulsione di Hernanes. Allegri corre ai riparti, sostituendo Dybala con Cuadrado e inserendo un difensore (Barzagli) per un attaccante (Morata). Nel finale entra anche Lemina al posto di Sturaro. Buffon salva il risultato su Stindl, i bianconeri soffrono ma riescono a difendere l'1-1 fino alla fine, allungando a sei la striscia di trasferte europee senza sconfitte. Va bene così. 

     


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