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  • Brasile 2014, la scheda della Bosnia Erzegovina

    Brasile 2014, la scheda della Bosnia Erzegovina

    AI MONDIALI 
    La Bosnia è alla prima partecipazione ufficiale a un Mondiale di calcio dopo la separazione dalla ex-Jugoslavia

    IL PROFILO
    Quella della Bosnia è una nazionale molto particolare che molte storie ha da raccontare nonostante la recentissima formazione seguita all’indipendenza dalla ex-Jugoslavia. Quella della Bosnia, infatti, è una storia che nasce ufficialmente nel 1992 quando, attraverso una sanguinosissima guerra il paese è riuscito a proclamarsi indipendente. La nascita della formazione nazionale risale al 1995 quando, dopo la pace di Dayton, la Bosnia trova il proprio esordio e riconoscimento internazionale (arrivato dalla Fifa nel 1996) con un’amichevole contro l’Albania. Il vero problema del territorio bosniaco è la forte segmentazione della popolazione locale che, divisa fra serbi e croati, fatica a riconoscere la bandiera, e quindi la nazionale, della Bosnia Herzegovina. Le difficoltà di qualificazione ai Mondiali del ’98, del 2002 e del 2006 sono dovute proprio a queste grandi diversità che non compattano l’ambiente. Il Mondo però viaggia veloce verso la globalizzazione e dal 2009 sulla panchina della Bosnia arriva Safet Susic, che centra lo spareggio Mondiale perso con il Portogallo per i Mondiali sudafricani, ma che, raccogliendo tutti i migliori talenti emigrati dalla penisola balcanica e cresciuti in Lussemburgo, a Vancouver, a Saint Louis, ha messo insieme un gruppo solido e compatto. In tanti, potendo scegliere, hanno optato per vestire i colori di una nazionale differente, ma il rimpianto, questa volta è arrivato per gran parte di loro. Da Samir Handanovic a Zlatan Ibrahimovic, passando per Josip Ilicic e Neven Subotic il rimpianto di non aver scelto la nazionale dei Dragoni li porterà ad osservare il Mondiale brasiliano da lontano. Perlomeno potranno dedicarsi ai piaceri della carne. Susic, infatti, l’ha già annunciato: “durante il Mondiale niente sesso! I giocatori dovranno fare a meno di mogli e donne”.

    LA STELLA
    Con una formazione incentrata su un 4-4-2 a rombo molto schematico, quella bosniaca è una nazionale che, sebbene possa disporre di una buona dose di esperienza a livello europeo con il portiere Begovic, il laziale Lulic e il centrale difensivo del Bayer Leverkusen Emir Spahic, cerca costantemente di mettere in risalto la fase offensiva del trittico offensivo. Illuminato dalle geometrie del romanista Miralem Pjanic e dalla concretezza sotto porta di Vedad Ibisevic il vero e proprio trascinatore e uomo simbolo della Bosnia è, tuttavia, l’attaccante del Manchester City, Edin Dzeko. Uomo-simbolo perché la sua storia racconta da vicino quella di tutti i suoi connazionali. Dzeko non è cresciuto fuori dalla Bosnia, anzi la guerra l'ha vissuto ogni giorno, tra le paure e sotto le bombe è stato costretto a spostarsi quotidianamente tra Sarajevo e il resto del paese. “Non c’era granchè da mangiare e potevi morire in qualsiasi momento – racconta oggi -. Grazie a Dio la guerra ora è solo un ricordo”. Un ricordo che Dzeko mette in campo ogni singolo giorno da quando ancora giovane si trasferisce in Repubblica Ceca prima, in Germania e in Inghilterra poi. Tecnicamente abile con entrambi i piedi abbina una prepotente fisicità ad uno straordinario senso del gol. Con la casacca dei Dragoni ha collezionato 60 presenze realizzando ben 33 gol con una media realizzativa straordinaria. E’ stato lui, grazie ai suoi 10 gol, a regalare il primo posto nel girone di qualificazione alla Bosnia che si candida di diritto al ruolo di cenerentola del torneo.

    IL CAMMINO VERSO IL BRASILE
    La Bosnia si è qualificata per i Mondiali di Brasile 2014 con il primo posto conquistato con 25 punti nel girone G della zona europea davanti a Grecia (25 punti a pari merito ma con lo svantaggio negli scontri diretti), Slovacchia (13), Lituania (11), Lettonia (8) e Liechtenstein (2) ed uno straordinario ruolino di marcia che ha visto i Dragoni fermarsi solo contro la Slovacchia (0-1). Il miglior marcatore delle fasi di qualificazione è Edin Dzeko con 10 marcature ma anche Ibisevic (8 gol) e Misimovic (5 gol) hanno fatto meglio di tutti gli altri cannonieri del girone.

    BRASILE 2014, IL GIRONE E IL PROGRAMMA DELLA PRIMA FASE
    La Bosnia è stata inserita nel gruppo F della fase a gironi di Brasile 2014 con Argentina, Iran e Nigeria. A seguito il calendario della Bosnia nella fase a gironi: 16/06 ore 00 a Rio de Janeiro: Argentina-Bosnia; 22/06 ore 00 a Cuiabá: Nigeria-Bosnia; 25/06 ore 19 a Salvador: Bosnia-Iran.

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