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  • Brasile, tutti contro Dunga. Chi prenderà il suo posto?

    Brasile, tutti contro Dunga. Chi prenderà il suo posto?

    "Da adesso in poi, senza di Dunga, sarà diverso". E' una dichiarazione che arriva neanche troppo sibillina da un portavoce della Cbf, la federazione calcistica in Brasile. Parole che trovano conferma nelle dichiarazioni di Dunga del post partita"Il mio contratto è di quattro anni". Vero, e non verrà rinnovato. Nel Brasile che sarà non c'è più posto per Dunga, i suoi metodi, le sue scelte. Troppo europee, poco stile samba. L'ex giocatore di Pisa è Fiorentina da quando ha preso la guida, nel 2006, della nazionale più titolata del Mondo, non ha mai convinto. Ma ha vinto. E questo fino ad oggi ha fatto la differenza. Coppa America e Confederation Cup. E il gruppo di qualificazione mondiale. Ma da oggi qualcosa è cambiato. I successi sono diventati ricordi. E Dunga si trova improvvisamente solo. Paga l'uscita dal Mondiale, più per episodi che per demeriti. Paga la scelta di Melo, suo uomo fidato. Paga il momento no di Kakà, l'infortunio di Elano. E le scelte di una rosa che fino a ieri sembrava imbattibile. Tutti contro Dunga, dunque. Ma se ti chiami Brasile e non arrivi in fondo al Mondiale qualcuno deve pagare. E quel qualcuno è sempre l'allenatore.

    Chi per il futuro? C'è un'ipotesi concreta ed una astratta. La prima è quella di Mano Menezes 47enne tecnico del Corinthians, con una carriera da giocatore e da allenatore tutta brasiliana. E l'uomo che piace alla federazione ed è bravo a gestire un gruppo di talenti. La seconda è quella di Leonardo: ha tanto entusiasmo e soprattutto quella mentalità offensiva che è nel dna di tutti i brasiliani. Vuole vincere giocando bene, ma la sua corta esperienza da tecnico potrebbe essere un handicap. Da escludere, almeno per ora, il ritorno di Felipe Scolari, che lascerà in estate il club uzbeko del Bunyodkor. La scelta sarà difficile: il prossimo Mondiale si giocherà in Brasile ed è vietato fallire.

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