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  • Brescia a porte chiuse:| Pre-tattica per Calori

    Brescia a porte chiuse:| Pre-tattica per Calori

    • Fabio Pettenò

    Porte chiuse a giornalisti, curiosi e addetti ai lavori. La settimana del Brescia si è conclusa così: con due sedute allo stadio Mario Rigamonti, chiuse al pubblico e alla stampa, lontano da occhi indiscreti. Una novità assoluta della gestione di Alessandro Calori. L'allenatore aveva abituato ad una sola seduta a porte chiuse, quella della vigilia, la classica rifinitura; due consecutive è una autentica novità. Situazione che apre possibili e reali dibattiti sui perché di una scelta così particolare alla vigilia della sfida altrettanto particolare con la Sampdoria.

    I maligni attribuiscono la doppia seduta a porte chiuse all'insicurezza sulle scelte tattiche da effettuare, specialmente in mediana, laddove Calori sarà privo di registi puri. A Marassi mancheranno infatti sia Budel (per infortunio) che Salamon (per squalifica), due giocatori destinati a ricoprire, per caratteristiche, quel ruolo nevralgico di metà campo. Il sostituto ideale dei due sarebbe Nicolas Cordova, ma il cileno non è al momento nelle grazie del tecnico di Arezzo nonostante il gol vittoria nel derby con il Verona. E così ad occupare quella porzione di campo Calori ha pensato a Fausto Rossi. Ma la posizione dell'ex juventino in cabina di regia forse non convince del tutto l'allenatore, a causa delle spiccate doti offensive del talento cresciuto sotto la Mole.

    Per questo forse Calori ha chiuso la squadra dentro limiti strettissimi, dentro barriere inavvicinabili che hanno tenuto lontano sguardi troppo interessati. Pre-tattica o davvero semplice mancanza di convinzione nelle scelte? Chissà. Sta di fatto che il Brescia negli ultimi due giorni è sparito, chiuso dentro silenzi squarciati solo da freddi comunicati stampa. E così, dopo la tesi delle soluzioni tattiche, ecco emergere quella dell'ansia da gara importante. Quella con la Sampdoria potrebbe significare molto se non tutto del cammino del Brescia nella corsa play-off.

    Vincere a Genova contro l'ex Iachini significherebbe continuare la cavalcata dando un ulteriore scossone alla classifica dopo la vittoria con l'Hellas, ma soprattutto vorrebbe dire portarsi a +4 punti proprio dai blucerchiati. Letta così la scelta di far svolgere le ultime due sedute a porte chiuse parrebbe certo più saggia e migliore, aumentando la concentrazione della squadra senza che nessuno, ma proprio nessuno, mini la preparazione di una sfida che vale una stagione.

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