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  • Brescia, Calori medita:| Ecco il piano di Corioni

    Brescia, Calori medita:| Ecco il piano di Corioni

    • F.P.

    A Gavardo è sembrato di rivedere, 30 anni dopo, la scena del Sarrià di Barcellona: Alessandro Calori nei panni di Maradona e Zico, il fantasista; Andrea Iaconi in quelli di Gentile, il mastino. Insieme si sono seduti in panchina, allenatore e direttore sportivo del Brescia, e sicuramente l'argomento di conversazione non sono stati l'amichevole e la formazione anti-Crotone. Iaconi ha confessato Calori, cercando di chiarirgli i dubbi. Il tecnico, si sa, è combattuto: da una parte ci sono gli attestati di stima della squadra, dello stesso Iaconi, dei tifosi, della società. Dall'altra ci sono i dubbi sulla squadra che verrà, sulle parole che Gino Corioni ha detto all'allenatore nel corso del colloquio dei giorni scorsi alla Saniplast. Quali parole? Il presidente, la settimana scorsa, con il suo allenatore è stato chiaro: 'La squadra di partenza quest'anno non sarà debole come quella consegnata a Scienza un'estate fa', la sintesi del discorso di Corioni a Calori. Ci vuole poco, del resto. Il motivo? Quest'anno i conti della società non sono più al limite Però... 'Però non bisogna aspettarsi follie - ha proseguito il pres -: non voglio commettere gli errori del passato, spendere e spandere in ingaggi costosi. Voglio un Brescia competitivo, ma senza fare il passo più lungo della gamba'.

    Calori si è visto illustrare un primo quadro della rosa. Dei giocatori in scadenza di contratto, solo Martinez avrebbe possibilità di restare. Poche chances per Vass, che già la scorsa estate la società avrebbe voluto dare in prestito, mentre Dallamano, Cordova e Zoboli sono in partenza. La loro avventura al Brescia, salvo colpi di scena, può dirsi finita. I punti fermi: Arcari, Budel, De Maio e capitan Zambelli. E anche Daprelà, dato tra i partenti, potrebbe restare un altro anno, soprattutto se Corioni monetizzerà le comproprietà (Hetemaj con il Chievo, Diamanti e Kone con il Bologna), incasserà dal Genoa, come pattuito, l'ultima rata per Caracciolo (un milione e mezzo) e venderà bene El Kaddouri. Calori ha chiesto lumi anche dei prestiti. Il Brescia ha la volontà di tenere Caldirola e Rossi, ne parlerà con Inter e Juventus, proprietarie dei cartellini del difensore e del centrocampista. Diverso il discorso di Piovaccari. Il centravanti, destinato a tornare alla Sampdoria e appetito dallo Spezia, ha un contratto pluriennale con un ingaggio annuo elevato, intorno ai 500mila euro. Troppi. Calori ha preso atto: sa che il momento è difficile per tutti, ma vorrebbe una squadra in grado di battersi per un traguardo ambizioso. Possibile con questo Brescia? Da qui i dubbi, non ancora sciolti.

    (Bresciaoggi)

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