Nonostante il rallentamento degli ultimi tempi, Jonathas continua a rimanere tra i grandi bomber del Brescia degli ultimi 50 anni. Con 14 gol in 27 gare disputate, vanta una media di 0,52, poco più di una rete ogni due incontri. E occupa il quinto posto nella classifica del rendimento, preceduto soltanto da un 'doppio' Hubner (0,55 e 0,62 nei suoi due campionati di B in maglia biancazzurra), da Gigi De Paoli (0,61 nel '64-65) e Andrea Caracciolo, il capolista con 0,66, grazie ai 19 centri in 29 partite, nella stagione 2009-10, culminata con la promozione nella massima serie. Il brasiliano precede attaccanti del calibro di Possanzini, Ganz, Salvatore Bruno, Altobelli, Penzo, Bertuzzo. Jonathas segna in maniera costante e implacabile. I 14 gol, infatti, li ha distribuiti fra 13 squadre. L'unica doppietta l'ha rifilata al portiere del Cittadella, Cordaz, in trasferta, approfittando prima di un errore del terzino Martinelli e poi di un cross di Daprelà.

Per il resto tanti guizzi singoli: contro Frison (Vicenza), Pelagotti (Empoli) su rigore, Cordaz (Cittadella) nella gara di andata al 'Rigamonti', Perin (Padova), Pomini (Sassuolo) su rigore, Offredi (AlbinoLeffe), Bressan (Varese) su punizione, Lamanna (Bari) su rigore, Concetti (Nocerina), di nuovo Pelagotti, Donnarumma (Gubbio) e Belardi (Reggina), il più agevole, da distanza ravvicinata e a porta vuota. Il sudamericano avrebbe potuto avere un bottino ben più consistente, se non fosse rimasto fuori per otto gare. Quattro le giornate di squalifica, di cui tre inflitte dal giudice sportivo in seguito all'utilizzo della prova tv, per il calcio rifilato al connazionale Ronaldo nella trasferta di Grosseto. Quattro anche gli stop imposti dalla terribile emicrania, che lo hanno costretto a chiudersi in casa. Così su 35 partite ne ha giocate appena 27. Intanto Mino Raiola, diventato procuratore di alto livello (tra i suoi assistiti, Balotelli e Ibrahimovic), troverà il modo di aprire un'asta per piazzare in una grande società Jonathas, che non si limita a segnare, ma è abile anche a fornire ai compagni assist decisivi o a procurarsi rigori.

Raggiunta quota 14, nelle prossime 7 giornate (che potrebbero aumentare nel caso di disputa dei play-off, gli spareggi promozione) il brasiliano cercherà di raggiungere un primo traguardo: diventare il cannoniere straniero numero uno. Ha già superato sia Hamsik (10 gol col Brescia) che la coppia formata da Sabau e Stankevicius (11), raggiungendo sul podio il romeno Hagi e l'italo argentino Rosso, appaiati al terzo posto, con 14 reti. Ora va a caccia di Igli Tare (l'albanese si è fermato a 15) e di Raduciou, che comanda con 18. A Jonathas mancano quattro centri. Più lontano invece l'obiettivo dei 20 gol, conseguito in passato dai soliti noti: De Paoli nel '64-65, Hubner (due volte) e Caracciolo, primatista assoluto con 25. Sul piano della produttività da segnalare anche il rendimento di Ganz nel '91-92 e De Paoli nel '68-69. Entrambi sono riusciti a chiudere il campionato alla media di almeno 0,50, cioè un gol ogni due gare. Davvero un bel viaggiare.

(Bresciaoggi)