Con la neve copiosa caduta ieri sul terreno dello stadio Rigamonti non poteva che essere 'congelata' la posizione del tecnico Beppe Iachini, più che mai in bilico dopo il pareggio con il Genoa. Corioni medita il da farsi e mette in 'calda' le possibili alternative: Colomba e Casiraghi. Importantissima sarà la gara di Milano con il Milan, non certo la più facile delle occasioni per mantenersi saldi alla propria panchina. Più che il risultato, al presidente Corioni, attende risposte sul piano della grinta e del gioco. Cose che in verità non mancano alla squadra di Iachini ma che molto spesso sono omesse per parte delle gare, specialmente nei secondi tempi.

Corioni vuole sostanza e spirito di abnegazione per tutta la durata di una partita, non accetta più cali alla distanza. Per questo Iachini può ancora perdere con il Milan dei grandi campioni, a patto che si perda nella maniera corretta. Un tracollo come quello di Catania, anche se al cospetto di gente al pari di Ibrahimovic e Robinho, non sarebbe accettato e costerebbe il posto al mister nell'immediato dopo-gara. Vero è anche che il Brescia di questa stagione ha messo in difficoltà nell'ordine Palermo, Roma, Inter e Juve, salvo poi cadere malamente con le squadre di pari livello. Iachini sa di giocarsi molto della sua credibilità, e che il bonus del patron Corioni - sin qui davvero sorprendente considerata la fama di mangia allenatori che da sempre si porta appresso - si sta esaurendo.

Non da poco sono anche le avvisaglie che giungono dallo spogliatoio, con il dopo gara con il Genoa infuocato e riscaldato, dopo il freddo della neve, dalle parole di Bega che si è autodefinito 'personaggio scomodo' lanciando così una frecciata di dimensioni gigantesche proprio al suo allenatore, che per nove partite lo aveva escluso dai titolari e nel corso dell'estate, addirittura, lo aveva messo sul mercato andando ad un passo dal trasferimento al Siena salvo poi, a furor di popolo, essere reintegrato in rosa. Dunque Iachini ha tra le mani il suo futuro, oltre ad una palla indubbiamente infuocata. Sei giorni di agonia da vivere d'un fiato, novanta minuti per capire se questa palla scongelerà la sua posizione o meno.