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  • Bresciamania:| Un punto non fa classifica

    Bresciamania:| Un punto non fa classifica

    Quando un punto non fa classifica. E' questo l'amaro verdetto che ha accolto il Brescia all'indomani del turno di campionato appena superato. Alle rondinelle non è bastato impattare sullo zero a zero contro l'Udinese poiché, per una volta, il punto ottenuto contro la squadra più in forma della serie A non è servito a molto. La vittoria del Lecce contro la Juventus ha scombussolato i piani di Iachini e dei suoi ragazzi, che hanno visto allontanarsi il treno salvezza, distante ancora tre lunghezze. Una prova generale che ha ben impressionato, quella offerta da Caracciolo e compagni, ma che non ha scaturito l'effetto sperato.

    Si pensava di giungere alla sfida salvezza con il Lecce di domenica prossima con un punteggio in classifica tale da provare a superare i rivali allo stadio Rigamonti, e compiere un passo decisivo verso la salvezza. Si poteva puntare anche a un pareggio, sulla base del fatto stesso che in questo modo la gara con i salentini non sarebbe stata decisiva, Invece si arriverà allo scontro con la squadra di De Canio con una unica possibilità: la vittoria. Vincere per tenere viva e accesa la speranza salvezza, speranza che il pareggio di Udine ha rinforzato nello spirito e nell'anima più che in classifica. Ma nel calcio si sa che più che lo spirito e l'anima contano i punti, e ad oggi la graduatoria parla impietosamente di un Brescia in zona retrocessione.

    Bene la difesa, che ha limitato i danno contro uno degli attacchi più prolifici della massima serie. Bene il centrocampo, con il rientro di Cristiano Zanetti che ha dato ordine e geometrie alla manovra. Benino l'attacco, con un Diamanti assolutamente sottotono rispetto agli standard abituali che gli avevano fatto raggiungere la Nazionale. Meglio il tandem Caracciolo-Eder: un attacco veloce e imprevedibile, con una marcia in più. Di tutto ciò rimangono solo gli applausi e la dimostrazione che la squadra è viva e che lotterà fino alla fine per non retrocedere. Nell'anno del centenario sarebbe davvero uno smacco senza fine per la società del presidente Corioni. Per poter far fruttare il pareggio di Udine a miglior sorte di quella attuale occorre solo vincere domenica prossima. In caso di sconfitta, ma anche di un pareggio con il Lecce, il campionato delle rondinelle nel cielo della serie A sarebbe irrimediabilmente compromesso. 

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