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  • Bresciamania:| Rabbia di... rigore

    Bresciamania:| Rabbia di... rigore

    La rabbia è di rigore per il Brescia. L'amarezza per il pari contro i campioni dell'Inter lascia spazio alla consapevolezza che il vento è cambiato. Lo Iachini-bis ha determinato una netta inversione di tendenza rispetto alle precedenti gare della gestione del tecnico marchigiano e, così facendo, le rondinelle sono sempre in corsa per la salvezza. Una salvezza che passa anche attraverso i punti conquistati con Udinese, Napoli e Inter, perchè fermare le grandi non è cosa da poco o affare per tutti. Fermare le grandi del campionato è soprattutto indice di quadratura, di unione e soprattutto di grande motivazione, quella stessa che fa ben sperare per il rush finale di stagione.

    La vera essenza del Brescia sta emergendo, e con soli tre punti da conquistare per raggiungere la quota salvezza il sogno di vedersi ancora nell'elite del calcio italiano per la prossima stagione sta prendendo sempre più corpo nei tifosi così come nella testa dei giocatori. Rimane comunque la rabbia, una rabbia di rigore per quel penalty che Caracciolo si è fatto respingere da Julio Cesar. Un rigore che poteva emettere momentaneamente un verdetto diverso, ma che non muta la sostanza. E non c'è nemmeno da puntare il dito su Caracciolo, che avrà sì sbagliato il rigore e avrà sulla coscienza una vittoria che poteva essere e non è stata, ma a cui di contro bisogna riconoscere una grande caparbietà e uno spirito di abnegazione invidiabile, da vero capitano.

    Se la sostanza c'è, ora bisogna modellare la forma, e la gara di Torino con la Juventus può assumere una valenza fondamentale. Le possibilità di fare risultato sono buone, soprattutto se la mentalità profusa dalla squadra in questo periodo sarà la stessa dell'incontro del 'Comunale'. Credere e lecito, sognare e d'obbligo. Basta che la rabbia non sia più... di rigore. 

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