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  • Juvemania: Buffon e Barzagli meritano un mercato per vincere la Champions

    Juvemania: Buffon e Barzagli meritano un mercato per vincere la Champions

    • Stefano Discreti

    Grazie. Mi preme iniziare questo nuovo pezzo per la rubrica Juvemania ringraziando pubblicamente tutti coloro che hanno voluto augurarmi il benvenuto nel mio contributo di esordio. Ci tengo però a ringraziare anche tutti coloro che, in modo educato e cordiale, hanno manifestato le loro perplessità. Il confronto e la differenza di opinione è il sale della vita. Sarà mia premura sempre cercare di provare a rispondere a tutti, chi prima chi dopo, a prescindere se il commento ricevuto sarà positivo o negativo.
      
    BUFFON, BARZAGLI E LA RINVINCITA IN CHAMPIONS -  Torniamo alla nostra amata Juventus e a quello che ci ha lasciato in dote il fine settimana. Certo, non ha giocato la Vecchia Signora ma l'eliminazione dell'Italia ai calci di rigore contro la Germania non può aver lasciato insensibile il tifoso bianconero. Vuoi perché sulla panchina azzurra sedeva Antonio Conte, ovvero quel capitano coraggioso-condottiero che ci ha riportato dopo lunghi anni nel posto dove ci spetta. Vuoi perché la difesa della Nazionale e la difesa della Juventus sono la stessa cosa. Vuoi perché Sturaro, il tanto criticato Sturaro, si è ritrovato a giocare titolare proprio nella gara decisiva con tutta l'Italia antijuventina che ne pregustava già la decapitazione in piazza. Vuoi perchè la pubblica lapidazione di massa di Zaza è strettamente collegata al suo club di appartenenza.  L'ItalJuve non ha sfigurato per nulla, anzi. Ha reso orgogliosa un'intera nazione. Le lacrime di Barzagli a fine partita ai microfoni e la commozione di Buffon negli abbracci ai tifosi sono quanto di più toccante e vero abbiamo visto in questi europei. Due campioni così, due professionisti unici, non meritano di terminare la loro carriera senza sollevare prima un trofeo internazionale. E allora che sia proprio la Juventus a regalare loro questo sogno, a regalarlo a tutti noi. Ci siamo andati vicino in quel di Berlino, è mancato un nonnulla. Con un po' più coraggio dell'arbitro nel concedere il rigore su Pogba, che si poteva sicuramente fischiare, oggi staremmo qui a parlare di altro. A ricordare un'impresa unica, la chiusura di un cerchio dopo Calciopoli. Inutile piangere sul latte versato ora, ma questi due campioni, questi due immensi professionisti meritano una rivincita e quella, ormai, solo la Juventus gliela può regalare. La proprietà bianconera ha l'obbligo, non solo morale, di rinforzare la squadra e di porre l'obiettivo Champions League come primario della prossima stagione. Ben venga la ricerca per il record dei 6 scudetti consecutivi, impresa mai riuscita prima nel corso della storia del campionato italiano; diciamocelo, per conquistarla la rosa attuale della Juventus è già più che sufficiente. Quello che davvero chiede il tifoso bianconero è di alzare ulteriormente l'asticella per sollevare "quella" coppa, la Coppa maledetta. Per Buffon, per Barzagli, per loro, per noi, per tutti.

     
    BENE BENATIA MA... - Dopo l'eliminazione degli azzurri dagli Europei francesi e con l'inizio ufficiale della nuova stagione calcistica è lecito attendersi la ripartenza di nuove trattative di mercato che vadano ulteriormente ad alzare il livello della rosa bianconera. Ben venga in tal senso l'imminente chiusura della trattativa per Benatia, roccioso difensore marocchino, che pur se frequentemente infortunato nella sua esperienza tedesca, negli anni italiani ha sempre dimostrato grande solidità e rendimento. L'arrivo di Benatia deve però esser collegato esclusivamente alla partenza di Caceres. Non si pensi lontanamente dopo questo movimento in entrata di rinunciare a Bonucci (a meno di offerta "irrinunciabile") o alla crescita di Rugani (basta leggere queste folli notizie di accostamento alla Roma o altri club italiani), altrimenti sarebbe solo l'ennesima mossa di mercato a "conservare", forse anche ridurre il livello della rosa. Non certo ad alzare l'asticella come invece serve per l'Europa.
     
    CIAO ZAZA - Caro Simone, grazie per il gol scudetto realizzato lo scorso anno contro il Napoli all'ultimo respiro a Torino e per tutte le volte che hai buttato l'anima in campo per compensare le tue lacune tecniche. Ora però, dopo la tua lapidazione pubblica per il rigore sbagliato in malo modo contro la Germania (a tratti davvero vergognosa, altro che satira) e le tue richieste di garanzie tecniche espresse a fine campionato scorso, forse per te è arrivato il momento di emigare e per la Juve quello di fare cassa, salutandoci senza rancore. Rialzarsi dopo una serata così sarà durissima per te in Italia e quindi monetizzare quanto più possibile la tua cessione all'estero in questo momento potrebbe esser cosa buona e giusta per entrambe le parti. Certo dopo Morata la Juve perderebbe un'altra alternativa valida della coppia titolare Mandzukic - Dybala, ma se proprio bisogna sacrificare qualcuno per finanziare altri futuri colpi meglio te che Leonardo o Paul. Non dispiacertene.
    (Nel mezzo dello scrivere questo pezzo si continuano a riportare voci "fantozziane" che vorrebbero Edinson Cavani pronto ad atterrare all'aereoporto di Torino...)
     
    TUTTI GIU' DAL CARRO -  L'ultimo pensiero di giornata è per Antonio Conte.
    Per una settimana e anche più, a cavallo della partita con la Spagna, è stato celebrato da tutti i quotidiani sportivi e dai media come l'attuale migliore allenatore del mondo. È bastata una sfortunata e immeritata sconfitta ai rigori contro i campioni del mondo in carica della Germania per far scendere rapidamente tutti giù dal carro e leggere ed ascoltare imbarazzanti paragoni con Donadoni e Prandelli. In Italia, si sa, il salto dal carro è una delle discipline più praticate. Come amava cantare Renato Zero "quando vinci sono tutti lá, si paga a caro prezzo ciò che credi sia realtà"... E allora preparati Antonio caro, perchè se al Chelsea non riuscirai a vincere, cominceranno a partire i "j'accuse" nei tuoi confronti e quelli che fino a ieri ti esaltavano si chiederanno, con fare ipocrita: "Ma Conte senza la Juve avrebbe mai vinto qualcosa?"  E forse il dubbio comincerà ad insinuarsi anche in qualcuno tra il popolo juventino dalla memoria corta...


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