Un mese e tre partite dopo, si può iniziare a dire che la considerazione del portierone bianconero sia stata forse un po' troppo ottimistica. Le prime tre giornate della massima competizione europea infatti hanno dimostrato che, al di là delle grandi storiche del calcio europeo (Barcellona, Real Madrid, Manchester United e Bayern Monaco), ci sono altre realtà che fino a questo momento hanno dimostrato di essere superiori alla Juve, che, non dimentichiamolo, torna ad affacciarsi alla Champions dopo tre anni.

 

Per restare al girone dei campioni d'Italia, c'è lo Shakhtar Donetsk di Mircea Lucescu, che in classifica ha già 4 punti in più rispetto alla squadra di Antonio Conte e che nello scontro diretto, finito 1-1, avrebbe meritato la vittoria. E poi c'è il Chelsea: la sfida con la Juve è finita in parità sia nel risultato sia nei meriti delle due squadre, ma in classifica i Blues per ora sono davanti e in più possono mostrare in bacheca una coppa vinta appena cinque mesi, fattore che li mette automaticamente davanti ai bianconeri nel ranking della manifestazione. 

 

Guardando invece agli altri gironi, sia per i punti fatti che per la qualità delle rose a disposizione, possiamo davvero dire che il Porto e il Psg siano inferiori alla Juventus? O che lo siano Schalke 04 e Arsenal? O il Malaga? Oppure il Borussia Dortmund e il Valencia? E persino il Milan disastrato di questi tempi in Europa finora ha raccolto più punti dei bianconeri, anche se in questo caso è giusto dire che il reale valore fra le due squadre, in questo momento, è dimostrato dalla classifica della Serie A.

 

Dall'elenco di cui sopra, si evince quindi che sono ben più di tre o quattro le squadre che, ad oggi, sono più avanti di Buffon e compagni in Champions League. Per la Juve è arrivato quindi il momento di rimboccarsi le maniche e di non considerare già vinte, prima di giocarle, anche partite come quelle con il Nordsjaelland.