Buffon su Conte:| 'Ha fatto la storia'
Com’è il “nuovo” Conte visto dal campo? « Un bell’uomo, abbronzato, occhi azzurri...». Gigi Buffon sa scherzare sul tema del giorno, il ritorno al suo posto di combattimento del tecnico che ha costruito l’attuale Juve. Una presenza fondamentale anche per chi di esperienza ne avrebbe da vendere come lui: « La maggior parte dei giocatori - analizza Buffon nel dopo partita a Sky - sono ragazzi che hanno bisogno di seguire delle linee guida, e queste le danno le società e l’allenatore. Io sono cresciuto in una Juventus grandiosa sotto questo punto di vista, in più adesso ho avuto la fortuna di avere un allenatore che ha fatto la storia di questo club e che sa come si deve lavorare per arrivare a determinati traguardi. Un allenatore trova i risultati quando il gruppo lo segue e crede in ciò che fa». C’è di più, anche sul piano pratico della gestione di gara: « Antonio in campo riesce immediatamente a trovare i giusti accorgimenti tattici - prosegue Buffon - a suggerire consigli adeguati quando siamo in difficoltà o la partita non va come pensavamo». Per non parlare del ruolo di motivatore che è una specialità di casa Conte: « La sua presenza si avverte anche nel pre partita e negli spogliatoi: con lui è impossibile che qualcuno si presenti in campo non concentrato o motivato al punto giusto».
CINISMO - Sulla partita, Buffon sottolinea un aspetto: « Se vogliamo trovare un neo alla nostra prestazione, dobbiamo migliorare in quanto a cinismo. In una giornata come oggi, col maltempo e un campo che può giocarti brutti scherzi, è sempre meglio mettere in cassaforte il risultato in fretta. Non l’abbiamo fatto e per fortuna non l’abbiamo pagato, ma ci deve servire per prossime volte. Io poche parate? Con questa pioggia torrenziale, è difficile farsi trovare caldo nelle poche occasioni in cui ti chiamano in causa. E poi a Palermo in passato c’era andata spesso male, ma per fortuna adesso è tornato il ciclo delle vittorie della Juve. Avversarie scudetto? Temo tutte, almeno fino alla metà del girone di ritorno. Roma, Inter, Lazio, Napoli e Fiorentina. Molte di loro giocano un bellissimo calcio, per questo le rispetto e non le vedo tagliate fuori dalla corsa scudetto».
IL CONTRATTO - Buffon parla di rinnovo. E sorprende affermando che se ci sarà sarà per una durata breve: « Ne stiamo parlando, siamo quasi in dirittura d’arrivo. Non ho bisogno di rubacchiare soldi, penso di avere fatto una carriera importante e vorrei continuarla per due o tre anni ma solo se mantengo determinati stimoli. Ecco perché vorrei che il nuovo contratto non durasse a lungo. E’ anche un discorso di autostima, oggi coscienza e convinzione mi dicono di fare così. In ogni caso, non è un problema ma solo un dettaglio».
VUCINIC- Tocco magico, tacco magico. Due pali, un assist e un’altra opportunità sventata da Ujkani per Mirko Vucinic: lo score è di alto livello. La partita non si sbloccava, ci ha pensato il montenegrino ad inventare una palla gol impossibile da sbagliare per Lichtsteiner. E così si nota meno quel digiuno nel tabellino che per un numero nove potrebbe apparire pesante. Vucinic in campionato è fermo a quota due, ultima rete a Marassi il 16 settembre. Eppure le giocate offensive passano quasi sempre da lui, dai suoi movimenti, dalla sua capacità non solo di arrivare al tiro ma anche di smarcare i compagni. A fine gara non è mancato il suo tweet dedicato a Conte tornato in panchina: « Una vittoria per te, bentornato mister» ha postato sul suo profilo l’attaccante bianconero. Che vi ha aggiunto una foto mentre festeggia il gol di Lichtsteiner assieme allo svizzero e a Vidal.
Il Corriere dello Sport
