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  • Auguri Stramaccioni, tecnico n.5 in 22 mesi: Inter, ora lascialo lavorare in pace

    Auguri Stramaccioni, tecnico n.5 in 22 mesi: Inter, ora lascialo lavorare in pace

    Dopo 12 sconfitte e una classifica che piange, con l'Inter ottava a 22 punti dal Milan e a 18 dalla Juve, Massimo Moratti ha cambiato allenatore. Via Ranieri, dentro Stramaccioni, il quinto tecnico in 22 mesi, il diciottesimo in diciassette anni di gestione.

    Trentasei anni, romano, tecnicamente formatosi in quel formidabile centro di produzione talenti che risponde al nome di settore giovanile della Roma, capintesta Bruno Conti e Alberto De Rossi, il nuovo timoniere nerazzurro è il più giovane della serie A.

    Due giorni fa, in Inghilterra, Stramaccioni ha guidato la Primavera interista al trionfo nella finale della Champions League Under 19, sotto gli occhi di Moratti che, evidentemente, aveva intuito come sarebbe andata a finire: nel pomeriggio a Brisbane Road, Londra e in serata a Torino, Juventus Stadium, dove Caceres e Del Piero hanno licenziato Ranieri. 

    Stramaccioni ha davanti a sè 9 partite per ridare un senso a una stagione che senso, sinora, non ne ha avuto mai. In un anno e 10 mesi l'Inter ha divorato i successori di Mourinho: Benitez, Leonardo, Gasperini e Ranieri. Non li ha mai accontentati, non ha mai preso loro i giocatori che chiedevano,  ha imposto loro i veterani che, invece, dovevano andarsene, in un perverso gioco di scaricabarile culminato nel primo anno di nulla, dopo 15 trofei conquistati in 7 stagioni.

    Non sappiamo se Stramaccioni diventerà il Guardiola di Moratti ,nell'impossibilità per ora acclarata del presidente di arrivare all'Originale. Il nuovo uomo solo al comando è giovane, colto, preparato, ama il bel calcio, venera Sacchi, ammira Spalletti, lavora benissimo con i giovani.

    L'importante è che, d'ora in poi, l'Inter lo lasci fare in pace. Buona fortuna, Stramaccioni. Se questa è l'occasione della vita, se la prenda tutta perchè se l'è costruita lavorando sodo. In un Paese per vecchi le hanno affidato una squadra vecchia e da rifare, un tempo capace di vincere tutto e ora sempre pronta a perdere spesso. Le cambi i connotati e milioni di interisti saranno al suo fianco.

     

    Xavier Jacobelli

    Direttore Editoriale www.calciomercato.com   

     

     

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