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  • Cagliari-Juve, Beretta:| 'Situazione stadi incomprensibile'

    Cagliari-Juve, Beretta:| 'Situazione stadi incomprensibile'

    Il presidente dimissionario della Lega di Serie A, Maurizio Beretta, parla della situazione stadi alla luce delle polemiche cha hanno accompagnato il match Cagliari-Juventus giocato a Parma.   

    "Di fatto hanno ahimè ragione entrambe, ed è difficile in queste vicende intervenire senza rinfocolare polemiche. La cronaca purtroppo di questa vicenda è molto semplice: noi fino a mercoledì abbiamo cercato di avere, sia dal Comune, dal sindaco, sia dalle autorità, risposta positiva all'utilizzo dello stadio di Quartu e la risposta è stata fino a quel momento negativa, in maniera anche formale. A quel punto, poiché si doveva giocare venerdì, e stiamo parlando di mercoledì mattina, a metà della giornata abbiamo definito come si fa di prassi un campo alternativo che è quello della città di Parma. A quel punto, successivamente, il sindaco di Quartu ha autorizzato l'utilizzo dello stadio; non c'era però a quel momento l'autorizzazione del prefetto. Il giorno successivo è stata fatta come di prassi una verifica se fosse possibile eventualmente ripristinare la partita a Cagliari, ma trattandosi della mattinata di giovedì, credo che tutta la logistica fosse già stata da parte della Juventus spostata su Parma. Questa è stata la risposta e questa è stata la cronaca. Quindi mi pare che non ci siano elementi pesanti di polemica. La partita con 2800 spettatori è stata una sconfitta per il calcio italiano? Guardi, certamente da un certo punto di vista è così, ma io credo che sia anche una sconfitta più grave il fatto che si sia abbandonata nei giorni scorsi al Senato la possibilità di approvare la legge sugli stadi ed è anche una grande sconfitta vedere contro quali difficoltà si batte il Cagliari del presidente Cellino che ha deciso di tentare con le proprie forze di costruire un impianto nuovo. Io credo che sia proprio questa vicenda la leva che noi dobbiamo usare nei prossimi giorni, perché si esca da questa situazione oggettivamente incomprensibile e imbarazzante delle autorizzazioni provvisorie date poche ore, poche giornate prima della partita, lasciando tutti nel dubbio, se si può giocare o non si può giocare. Il presidente Cellino e la società Cagliari ci dicono che ormai tutti i meccanismi sono a posto, le prescrizioni sono state sostanzialmente tutte adempiute, io mi auguro che si possa ripartire nel 2013 con un'autorizzazione definitiva per il nuovo stadio del Cagliari che sarebbe una vittoria per tutto il calcio italiano e anche una strada indicata per chi sta cercando di fare quello che altrove si è potuto fare, però con legge quadro di sostegno e aiuti pubblici. In Italia le società purtroppo si muovono da sole, con grandi difficoltà proprio perché non si è voluta approvare una legge quadro di riferimento.

    Il prossimo presidente? L'unità penso sia un grande valore. In questi anni, al di là di quello che si è detto, la Lega su tutta una serie di questioni esterne è stata unita, ottenendo grandi risultati, dalla separazione, al ripristino del secondo extracomunitario, all'accordo collettivo, al nuovo accordo per le immagini dei calciatori e quant'altro. Quindi è sulla buona strada. L'altro giorno credo che al di là delle votazioni, la discussione è stata politicamente alta ed interessante sulle prospettive e gli assetti che la Lega si deve dare. I 20 presidenti sono gli unici che possano darle una risposta".

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