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  • Cagliari, UFFICIALE: si dimette Zeman, c'è Festa

    Cagliari, UFFICIALE: si dimette Zeman, c'è Festa

    Come si legge sul sito ufficiale del Cagliari: "La guida tecnica della prima squadra è stata affidata fino al termine della stagione a Gianluca Festa. Lo staff sarà composto dai collaboratori tecnici David Suazo e Gustavo Aragolaza, dal preparatore atletico Gianfranco Ibba e dal preparatore dei portieri Giomaria Ruiu". Festa sostituisce Zdenek Zeman, che oggi si è dimesso. 

    10.00 - "Il Cagliari Calcio comunica che Zdenek Zeman in data odierna ha rassegnato le dimissioni dal suo incarico di allenatore responsabile della prima squadra. Al mister Zeman e ai suoi collaboratori vanno i ringraziamenti per il lavoro svolto e i migliori auguri per il proseguo della carriera". Con questo comunicato ufficiale il Cagliari ha annunciato l'addio al tecnico boemo. 

    PERCHE' - Confermata l'indiscrezione lanciata dall'Unione Sarda, secondo cui alla base del divorzio ci sarebbe la rottura del rapporto con la squadra. Ieri notte, nel corso di alcuni colloqui con amici della penisola, Zeman ha confidato di essere deluso dall'atteggiamento dei giocatori che, nelle ultime settimane avrebbero manifestato scarsa disponibilità a seguirlo sia negli allenamenti che in campo. Zeman avrebbe detto: "Io ho dato tutto me stesso, ora è giusto che ognuno si prenda le sue responsabilità. Dimettendomi io faccio la mia parte, ora gli altri si assumano le proprie responsabilità". 


    PARLA ZEMAN -
     Zdenek Zeman parla in conferenza stampa, per spiegare la decisione di dimettersi dalla carica di allenatore del Cagliari: "Gli episodi di venerdì non c'entrano niente. L'appuntamento in Questura questo pomeriggio? Sono andato a riferire la mia su quanto accaduto nei giorni scorsi. Perché la squadra non mi segue? Io volevo proporre un certo tipo di calcio, che spesso ha avuto buoni risultati".

    Sul rapporto fra squadra e tifosi: "Ho vissuto molte esperienze e nel calcio accadono certe cose. Ci sono frange del tifo che allontanano le famiglie dagli stadi. Bisogna fare qualcosa per migliorare la situazione. La maggior parte dei tifosi sono veri, vogliono aiutare la squadra".

    Le colpe e le dimissioni: "Qualcosa ho sbagliato, ho cercato di proporre il mio calcio e anche per questo ad inizio stagione si sono presentati 10mila tifosi. Io vedo ancora la possibilità di salvarsi per questa squadra, ma non con me. Con il mio addio voglio dare la possibilità alla società e ai ragazzi di riuscirci. Quando ho deciso di dimettermi? Lunedì. Non ci ho pensato subito dopo la partita. Ho fatto la stessa scelta anche con il Fenerbahçe e Stella Rossa, ma lì c'erano problemi di lingua".

    Il mercato: "Deluso dalla campagna acquisti estiva? Durante il mercato si parla di cento giocatori, ma è sbagliato pensare che la squadra sia scarsa. Se la squadra fosse scarsa non avremmo, ad esempio, vinto a San Siro. Si giocava il mio calcio mentre oggi no".

    La salvezza: "Perché credo nella salvezza? Forse sono l'unico ed è questo uno dei problemi. Da quello che mi rendo conto sia dentro che fuori dal campo che non c'è fiducia. Se mi rendo conto di non essere utile perché continuare. Se ho salutato la squadra? Sì, li ho salutati. Se mi sento tradito? Non esiste".

    PARLA GIULINI - Il presidente Tommaso Giulini ha commentato: "Sono molto amareggiato, questo per me è l'ennessimo fallimento di questa travagliata stagione. Prendiamo atto di questa decisione del mister e vedremo come ripartire. Zeman mi ha voluto spiegare le sue ragioni e il perché ha deciso di lasciare l'incarico, so che dovrebbe parlare oggi pomeriggio e credo sia giusto che dica lui i motivi del suo addio. Comunque mi sembra abbastanza evidente viste queste ultime partite che non l'hanno soddisfatto, credo che la sua scelta sia stata abbastanza scontata. Da quando è tornato la squadra è stata ben poco zemaniana. La contestazione di Assemini non centra nulla, il mister è stato in piazze ben più cattive di Cagliari. Noi, se non ci fosse il caso Parma, saremmo ultimi in classifica e mi risulta che ad Assemini venerdì c'erano tra le 20 e le 30 persone, un numero così ridotto non si vede neanche in Eccellenza e non credo sia rimasto choccato dall'episodio". 

    EX AL TIMONE - Questo pomeriggio è in programma una riunione tra il presidente Giulini e il ds Marroccu per decidere a chi affidare la panchina: possibile Festa oppure la promozione dalla squadra Primavera di Pusceddu, che verrebbe affiancato da Suazo

    CAPITANO ULTRA' - Intanto la Gazzetta dello Sport riporta un altro particolare: dopo  l'aggressione ultrà nel ritiro di Assemini venerdì sera, in occasione della partita persa 3-0 in casa contro il Napoli, capitan Daniele Conti ha indossato sul braccio sinistro una fascia blu con i nomi dei tre figli (Bruno, Manuel e Melody), il suo numero 5 e al centro lo stemma degli Sconvolts, il gruppo più caldo degli ultrà sardi. 

     


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