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  • Cagliarimania:| Acquafresca, la rivincita

    Cagliarimania:| Acquafresca, la rivincita

    • Marco Matta

    La vendetta, si sa, è un piatto da servire freddo. E se nel rapporto tra Acquafresca e l'Inter è forse esagerato parlare di vendetta, la parola rivincita ci sta tutta. E il momento è finalmente arrivato. L'attaccante rossoblù non ha di certo digerito il fatto di essere stato prima sedotto dal club nerazzurro per poi essere abbandonato nell'estate 2009, quando fu ceduto al Genoa nell'operazione che portò Milito e Thiago Motta all'Inter. Come andò a finire la stagione per il 23enne torinese lo sappiamo: ceduto in prestito all'Atalanta, dopo dodici partite e un solo gol tornò a gennaio a Genova, dove concluse il suo non certo esaltante campionato con dieci presenze e due reti.

    Per ritrovare la serenità e ritornare ad essere quell'implacabile cecchino da area di rigore di un tempo (i paragoni con Pippo Inzaghi non erano certo azzardati), Robert ha scelto Cagliari, squadra dove ha vissuto le sue annate migliori (24 reti in due stagioni lo testimoniano). In questo avvio di stagione Acquafresca non ha ancora carburato a dovere, andando a segno solo in occasione della rotonda vittoria contro la Roma. Con il brasiliano Nenè che scalpita alle sue spalle e Matri, autore già di quattro reti, intoccabile al centro dell'attacco, per il numero nove rossoblù è giunto il momento di dimostrare tutto il suo valore.

    Domenica contro l'Inter Acquafresca può cogliere due piccioni con una fava: fugare ogni eventuale dubbio da parte di Bisoli e fare un dispetto alla sua ex squadra. D'altronde non è la prima volta che il giovane attaccante procura dei dispiaceri a Zanetti e compagni. Nella stagione 2008/09 sia all'andata (1-1 a San Siro) sia al ritorno (2-1 per il Cagliari) Acquafresca si tolse la soddisfazione di superare Julio Cesar e Toldo. E se non c'è due senza tre...

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