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  • Cagliarimania:| Biondini, lo stakanovista
Cagliarimania:| Biondini, lo stakanovista

Cagliarimania:| Biondini, lo stakanovista

Per la prima volta da quando ha sostituito Bisoli, il tecnico rossoblù Donadoni non ha problemi di organico a centrocampo, e domenica contro il Catania potrebbe rilanciare titolare Andrea Lazzari, che si è ripreso dopo gli infortuni che hanno caratterizzato questo inizio stagione. Lazzari in pole position, dunque, ma chi si ferma ai box? Il capitano Daniele Conti non è tra i candidati (ha già riposato abbastanza in questo campionato...). E allora la sfida è tra Nainggolan e Biondini.

Il 'rosso' (a dispetto del cognome) centrocampista romagnolo ha fino ad oggi onorato la sua 'vita da mediano a recuperar palloni', risultando tra i suoi colleghi di reparto il più presente: quindici partite giocate (solo una sostituzione e un subentro a gara iniziata), 1.248 minuti macinati su e giù per il campo (contro i 1244 di Nainggolan e i 1240 di Cossu). E forse per il numero otto rossoblù è arrivato il momento di rifiatare.

Certo, per Donadoni non è una scelta facile rinunciare all'apporto di Biondini, un giocatore che in questi anni ha dimostrato di possedere le doti di un centrocampista completo. Doti che non sono sfuggite a Lippi, che nel novembre 2009 lo convocò in Nazionale facendogli disputare due partite (di cui una da titolare nella 'sua' Cesena). Definirlo un mediano è riduttivo: destra, centro, sinistra per lui non fa differenza. In tutte le posizioni del centrocampo abbina quantità e qualità e non disdegna le sortite nell'area avversaria, che gli hanno permesso di andare a bersaglio cinque volte con la maglia del Cagliari (in 139 partite).

E proprio in occasione dell'esultanza dopo un gol, Biondini fu protagonista di una piccola polemica con parte del pubblico che lo contestava: 'Possono fischiarmi perché sono scarso o sbaglio un passaggio, ma non perché non mi impegno'. Un giocatore di temperamento e carattere quindi, uno di quelli che in campo non si risparmia mai, e fuori dal campo non cade mai nella banalità delle solite dichiarazioni post partita.

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