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  • Cagliarimania: la sconfitta ha un nome e cognome, Massimo Rastelli
Cagliarimania: la sconfitta ha un nome e cognome, Massimo Rastelli

Cagliarimania: la sconfitta ha un nome e cognome, Massimo Rastelli

  • Andrea Corda
Sconfitta pesantissima per il Cagliari, sconfitto in casa 5 a 0 per mano del Napoli di Sarri. Una partita senza storia. Fin dall'inizio i partenopei hanno dimostrato di essere padroni del campo, giocando una gara maiuscola dal punto di vista tattico. Il Cagliari è stato annichilito dalle trame offensive degli azzurri e dalla loro velocità di esecuzione. L'attacco napoletano, che non dava punti di riferimento certi ai difensori rossoblù, ha messo a nudo tutte le lacune del pacchetto arretrato del Cagliari, il più battuto in Italia e in Europa. Mertens, Insigne e Callejon hanno fatto vedere i sorci verdi alla difesa di Rastelli, dove l'unico baluardo è stato, come al solito, il portoghese Bruno Alves.

Ma questa sconfitta, che sulla carta ci poteva stare vista la superiorità del parco giocatori del Napoli, non ci sta nelle dimensioni. Dimensioni eccessive, non ammissibili. Anche contro la Fiorentina, nel mese di Ottobre scorso, i rossoblù incassarono cinque gol, ma perlomeno ne segnarono tre. Contro il Napoli, invece, una cinquina senza alcun gol all'attivo. Ma c'è di più. Senza tirare in porta neppure una volta.

Un'autentica disfatta. Una disfatta che chiama in causa come principale imputato il tecnico Massimo Rastelli. In queste ultime ore a Cagliari non si fa altro che parlare degli errori del mister. Molti tifosi ne chiedono addirittura la testa, altri invece sottolineano che Rastelli - pur macchiatosi di una sequela di errori - ha comunque dalla sua parte la classifica, che tiene il Cagliari a distanza di sicurezza dalla zona retrocessione.
Anzi, potremmo dire che il Cagliari, a quota 20 punti, ha già in tasca mezza salvezza. Ma la mezza salvezza non basta ad acquietare gli animi dei tifosi rossoblù. Tifosi rossoblù che attendevano in massa la partita contro il Napoli, la squadra più odiata, al pari della Juventus. Ebbene, i tifosi rossoblù, accorsi in massa al Sant'Elia, hanno dovuto subire l'onta di una sconfitta numericamente roboante, tanto da abbandonare lo stadio venti minuti prima della fine della partita.
Ciò che colpisce in modo negativo è soprattutto la mancanza di reazione della squadra, la mancanza di tempra agonistica. Una squadra svuotata, senza carattere e senza attributi. Una squadra senza personalità. La personalità che Rastelli non è riuscito a trasmettere ai suoi ragazzi. Non soltanto oggi, ma anche in quasi tutte le trasferte.
Ecco perché, classifica lusinghiera a parte, Rastelli è l'imputato numero della sconfitta contro il Napoli. Dove, lo possiamo dire, usando un eufemismo, Rastelli non ha letto bene la partita dal punto di vista tattico, rivelandosi anche incapace di apportare dei correttivi in grado di far tornare i rossoblù in partita. Ed è proprio questo il punto: i tifosi rossoblù chiedono di poter vedere partite in cui, che si vinca o si perda, il Cagliari sia in grado di stare nel vivo del match per tutti i 90 minuti, senza uscire anticipatamente dal campo, come capitato, per esempio, contro Juventus, Lazio, Torino, Fiorentina e Napoli. 
 

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