Il vento di rinnovamento che sta soffiando sulla scena politica italiana sta contagiando anche Cellino? Sulle orme dei 'grillini' il patron rossoblù sembra voler fare piazza pulita dei 'senatori', sbriciolando quelle gerarchie consolidate da anni nello spogliatoio rossoblù. Il benservito ad Alessandro Agostini (quasi dieci anni di militanza in Sardegna) è stato un primo, forte, segnale di questo orientamento. La sensazione è che non sia finita qui. Nei giorni scorsi è circolata la voce di un possibile addio anche di Daniele Conti, capitano di lungo corso e recordman di presenze in rossoblù, che potrebbe raggiungere l'ex terzino sinistro e suo grande amico a Catania.

Se così fosse, sarebbe un clamoroso colpo di scena. Ripetiamo, trattasi solo di voci non confermate, che comunque sia stanno mettendo in subbuglio i tifosi cagliaritani. I quali sono preoccupati anche per le sorti di Andrea Cossu, altro giocatore rappresentativo e punto di riferimento dello spogliatoio. Se dovesse restare Ficcadenti sulla panchina (il condizionale è d'obbligo considerata l'esperienza della scorsa estate) anche il futuro del fantasista cagliaritano potrebbe non essere così scontato. Non è un mistero che il modulo preferito dall'ex tecnico del Cesena sia il 4-3-3. E nonostante la scorsa stagione abbia spesso utilizzato il modulo con il trequartista (Cossu, appunto) alle spalle delle due punte, la soluzione con il tridente rimane la sua opzione principale.

Sappiamo anche che Cossu mal si adatta al ruolo di esterno offensivo, ruolo ricoperto in passato nel Verona (con lo stesso Ficcadenti in panchina) ma poi abbandonato in seguito alla sua esplosione nella nuova collocazione alle spalle degli attaccanti (grazie all'intuizione di Ballardini). Tenuto conto che il reparto offensivo del Cagliari è completo (per non dire affollato), con il riscatto quasi certo di Pinilla, Thiago Ribeiro (per il quale Ficcadenti stravede), l'arrivo di Marco Sau e le conferme di Ibarbo e Nenè, ci si chiede quale sarà il ruolo di Andrea Cossu nel Cagliari che verrà. Agostini, Conti e Cossu: un pezzo di storia che se ne va? A Cellino l'ardua sentenza.