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  • Cagliarimania: Conti, non finirai mai di stupirci!

    Cagliarimania: Conti, non finirai mai di stupirci!

    Non finirà mai di stupirci: Daniele Conti, il nostro capitano, domenica scorsa ha regalato un’altra grande emozione al popolo rossoblù. E’inevitabile dedicargli la nostra rubrica, così come abbiamo fatto più volte in passato. Non possiamo esimerci dall’esaltare ancora una volta le doti di questo grande, e per certi versi sottovalutato, giocatore. Grande giocatore e grande uomo, come ha voluto sottolineare pubblicamente il padre Bruno, in una lettera apparsa oggi sulle pagine de L’Unione Sarda. Come giocatore, chi segue il Cagliari da quattordici anni a questa parte, sa chi è Daniele Conti e quanto è fondamentale il suo contributo in termini qualitativi e quantitativi nel gioco dei rossoblù. Come uomo, basta sentire le dichiarazioni dei suoi compagni e leggere le parole scritte da papà Bruno, per capire che le sue qualità vanno ben oltre il rettangolo di gioco.

    Sottovalutato, dicevamo. Se pensiamo che uno come lui, con quattrocentoventiquattro partite sulle spalle (tra serie A e B e Coppa Italia) e cinquanta reti all’attivo, conta nel suo curriculum una sola presenza nell’Under 21 e nessuna convocazione nella Nazionale maggiore, evidentemente si, possiamo affermare tranquillamente che è stato sottovalutato. Ora, a trentaquattro anni, il treno per l’azzurro è passato; ma Conti sta dimostrando con i fatti e con i gol, che qualcuno si è sbagliato di grosso a dimenticarsi di lui.

    L’ennesima prova domenica pomeriggio al Sant’Elia. Il Cagliari è reduce da tre sconfitte consecutive, le deludenti prestazioni della squadra stanno minando il morale del gruppo. Ed in più il suo amico e allenatore Diego Lopez (al quale Conti è succeduto come capitano dei rossoblù nel 2010) sta rischiando di lasciare anzitempo la panchina. Il Torino non è un cliente facile in un momento come questo e sul campo si vede. La squadra non gira come dovrebbe, ma Conti, come spesso gli accade, si prende carico della difficile situazione e prima segna il gol del vantaggio poi, dopo il pareggio granata e a pochi minuti dal termine della partita, trova la forza, il carattere, la determinazione per calciare una punizione di rara potenza e precisione che regala i tre punti ai rossoblù. La commovente esultanza con l'abbraccio al figlioletto crediamo rimarrà impressa per tanto tempo nel cuore dei tifosi. Un gol pesantissimo, che potrebbe rappresentare la svolta per il campionato del Cagliari. Ma che sicuramente ha rappresentato, ancora una volta, l’attaccamento del capitano per la maglia. La maglia del Cagliari, la sua Nazionale.

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