Due partite, due vittorie. E inoltre zero reti subite. L'avventura in serie A degli esordienti Pulga e Lopez è iniziata come meglio non si poteva immaginare. E adesso per la nuova guida tecnica del Cagliari è giunta l'ora delle scelte. Se è vero che tutti i giocatori della rosa devono sentirsi titolari e quindi parte del progetto, è indubbio che i due allenatori abbiamo già le idee chiare su quale dev'essere la formazione base dalla quale partire. Insomma, ora che l'intera rosa è a disposizione, occorre fare delle valutazioni che inevitabilmente non potranno accontentare tutti. E in questo senso il lavoro psicologico e motivazionale dello staff tecnico assumerà un'importanza fondamentale; non è infatti semplice lasciare fuori un giocatore che magari in precedenza è sempre stato utilizzato. In difesa le mosse di Pulga e Lopez sono state due ed entrambe vincenti: riportare Pisano sulla fascia destra dando fiducia ad Avelar sulla fascia opposta.

Il terzino sinistro brasiliano, bocciato forse con troppa fretta da Ficcadenti, sia a Torino sia contro il Bologna ha ripagato la fiducia e solo giocando con continuità potrà migliorare e adattarsi al calcio italiano. La seconda mossa riguarda il centro della difesa. Al fianco di un rigenerato Astori è stato schierato Lorenzo Ariaudo, con Rossettini - che pur non aveva demeritato in avvio di campionato - dirottato in panchina. Per Ariaudo, difensore di scuola juventina, sembra giunta l'ora della consacrazione dopo tre stagioni vissute all'ombra di Canini. A centrocampo, con il ritorno di Andrea Cossu, il dilemma si fa, paradossalmente, più complicato da risolvere. In assenza del fantasista cagliaritano, nelle ultime due gare ha giocato, e bene, Nainggolan. Ora il belga-indonesiano ritorna nel suo ruolo naturale di mezzala sinistra e, considerando che Daniele Conti è intoccabile nel ruolo di centrocampista centrale, uno tra Ekdal e Dessena dovrà accomodarsi in panchina.

Entrambi hanno giocato alla grande e si sono meritati gli applausi dei tifosi, oltre che i complimenti dei due allenatori, che ora dovranno giocoforza rinunciare ad uno dei due, almeno in partenza. Il reparto offensivo è quello che offre più alternative. Finora Pulga e Lopez si sono affidati al duo Nenè-Ibarbo. Se a Torino la coppia ha funzionato, contro il Bologna entrambi sono sembrati un po' sotto tono. Domenica contro la Sampdoria potrebbe essere quindi il turno di Pinilla, che smaltito l'infortunio scalpita per riprendersi il posto al centro dell'attacco. Al suo fianco potrebbe partire titolare Marco Sau, forse il suo partner ideale. Thiago Ribeiro, pupillo di Ficcadenti che lo considerava titolare inamovibile, è sceso di un gradino nelle gerarchie dell'attacco, mentre ha ripreso quota Larrivey. L'argentino, giocatore con la valigia sempre pronta, con Lopez che lo conosce bene potrebbe avere qualche chance in più e prendersi delle soddisfazioni. Il campionato è lungo, c'è spazio per tutti.