E' ora che si torni a parlare del gioco del calcio. Non se ne può più di commentatori che trascorrono ore e ore a discutere su un rigore non dato o a rinvangare polemiche del passato. Inter-Cagliari è l'esempio lampante di questa pessima abitudine tutta italiana. Per fortuna ci ha pensato il presidente dell'Inter a riportare l'attenzione sugli aspetti fondamentali della partita. In una intervista concessa ad una televisione privata sarda, Moratti ha infatti elogiato il Cagliari, definendola 'la squadra migliore che fin qui abbiamo incontrato, quella che sicuramente ci ha messo più in difficoltà'.

Chapeau, monsieur Moratti. Da tifosi rossoblù le parole del patron neroazzurro non possono che farci piacere, così come ci hanno fatto imbestialire i commenti post-partita delle trasmissioni domenicali. Il fallo da rigore di Astori su Ranocchia ha monopolizzato la scena, mettendo in secondo piano tutto il resto; ci hanno fatto vedere da ogni angolazione l'episodio incriminato mentre nulla o quasi sui pregevoli gesti tecnici dei giocatori rossoblù, autori di una delle più belle partite del campionato.

Alludiamo, tanto per fare qualche esempio, allo splendido tiro al volo di Nenè sul cross di Avelar, che al 7' avrebbe potuto portare il Cagliari in vantaggio; o alla conclusione in acrobazia di Pinilla che ha propiziato il secondo gol di Marco Sau, bravissimo nel gestire il pallone e nel concludere a rete con una freddezza che solo i campioni possiedono. Insomma, a Sin Siro si è visto un gran Cagliari, ma pochi se ne sono accorti. Anzi qualcuno se ne accorto, se è vero che Pinilla, Sau e Nenè stanno diventando giocatori appetibili per diverse squadre (Napoli e la stessa Inter in primis).