Soffrire per poi godere. Sembra questa la filosofia che sta guidando i rossoblù negli ultimi turni di campionato. La squadra soffre – e con lei i tifosi sugli spalti – poi alla fine riesce sempre ad ottenere un risultato positivo. E non è mica cosa di poco conto. I numeri parlano chiaro: nelle ultime quattro partite Conti e compagni hanno ottenuto otto punti, frutto di due vittorie (Torino e Genoa) e due pareggi (Roma e Sassuolo). Grande merito dei rossoblù è stato quello di aver fatto punti con squadre, quelle appena citate, decisamente in forma.

Torniamo ai numeri.  I punti in classifica sono diciotto: come il Milan di Balotelli ed il Parma di Cassano, uno in più della Lazio di Klose. Ulteriore nota di merito per la squadra di Lopez, che pur non avendo in organico campioni di fama mondiale come quelli citati (ai quali potremmo anche aggiungere Kaka, Hernanes e via dicendo) è riuscita comunque a raggiungere una buona posizione in classifica.  Piano piano la squadra è riuscita a risalire la china dopo il filotto negativo Lazio-Bologna-Verona, che non riservò ai rossoblù neanche un misero punticino e che stava per costare la panchina al tecnico uruguaiano. Ora la classifica fa meno paura, ma occorre stare sempre all’erta e non perdere la concentrazione; bastano infatti due giornate storte per venire risucchiati nel pericoloso vortice delle candidate alla serie cadetta.

Le premesse per fare bella figura anche a Parma e continuare quindi sulla scia dei risultati positivi ci sono. Innanzitutto il ritorno al gol degli attaccanti; Nenè, e soprattutto Sau, hanno riassaporato la gioia di vedere rotolare il pallone dentro la porta avversaria. Ora tocca a Mauricio Pinilla, a digiuno da ormai troppo tempo (quasi due mesi). Fa ben sperare anche lo stato di forma di Andrea Cossu, il cui ingresso in campo domenica scorsa contro il Genoa ha coinciso con lo scatto d’orgoglio che ha permesso di ribaltare il risultato. Le giocate del fantasista cagliaritano sono state decisive per la conquista dei tre punti, come ha ammesso lo stesso Lopez a fine gara. Certo l’assenza di capitan Conti nella zona nevralgica del campo non passerà inosservata. Ma in ogni caso l’organico rossoblù a centrocampo è ben fornito; oltre a Nainggolan, Dessena e l’ormai abile e arruolato Albin Ekdal, scalpitano alle loro spalle l’altro svedese Eriksson e l’uruguaiano Cabrera. L’obiettivo è quello di guastare la festa dell’ex Donadoni.