La sosta di campionato ha permesso agli addetti ai lavori di effettuare riflessioni sul passato ma anche, dato che siamo già ad aprile, di rivolgere qualche pensiero al futuro. E per il Cagliari il futuro significa anche raccogliere i frutti di quanto seminato in questi anni nel settore giovanile guidato da Gianfranco Matteoli. Due frutti sono già pronti per essere accolti nel panorama calcistico che conta: parliamo di Nicola Murru e Dario Del Fabro. Entrambi hanno già avuto occasione di mettersi in mostra nel campionato in corso, ed entrambi sono entrati da tempo nel giro delle nazionali di categoria. 

Nicola Murru, classe 1994, è un terzino sinistro dotato di ottima corsa e buona tecnica. Il suo esordio in serie A risale alla passata stagione, ma quest'anno ha trovato due tecnici come Pulga e Lopez che hanno un occhio di riguardo per i giovani e si è trovato titolare in prima squadra in diverse occasioni. La prima volta è accaduto al 'Franchi', nella sfida contro la Fiorentina persa 4-1; non un esordio esaltante quindi, anche perché si è trovato di fronte un Cuadrado in giornata di grazia. 

Ma il giovane cagliaritano non è tipo che si demoralizza e nelle successive apparizioni ha messo in mostra le sue qualità, tanto che per i due allenatori, di partita in partita, nasce il 'problema' ballottaggio con il brasiliano Avelar. Se contro il Milan - quando ha dovuto fronteggiare le scorribande sulla fascia del suo coetaneo Niang - è sembrato ancora un po' timido, contro la Sampdoria  ha invece ben impressionato per le sue azioni offensive in tandem con lo scatenato Ibarbo, guadagnandosi giustamente ottimi voti.

Per Dario Del Fabro le occasioni non sono state molte; due presenze in campionato (poco più di mezz'ora contro la Juventus, novanta minuti contro la Lazio all'Olimpico) e altrettante in Coppa Italia. Ma evidentemente sono bastate per far intravedere agli osservatori più attenti le sue importanti qualità. Nato ad Alghero, fresco diciottenne (ha compiuto la maggiore età il 24 marzo), il difensore centrale ha già solleticato l'appetito di grossi club, con Milan e Juventus in testa. Il suo modello (oltre al compagno di squadra Astori) è Alessandro Nesta: non ci resta che augurargli una carriera pari per soddisfazioni a quella dell'ex campione rossonero.