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  • Cagliarimania: più convinzione e personalità

    Cagliarimania: più convinzione e personalità

    Tre sconfitte, un pareggio. Ultimo posto in classifica. Diciamo la verità, ci si aspettava qualcosina in più dal nuovo Cagliari di Zeman. La tifoseria era impaziente di vedere all’opera la squadra plasmata da un allenatore votato al gioco offensivo e spettacolare. Non vi era certo la pretesa di vincere quattro partite su quattro, ma almeno di ammirare una squadra spensierata e spregiudicata. Invece, in questo primo scorcio di campionato, i rossoblù sono sembrati tutt’altro che spregiudicati.

    Soprattutto nella fase offensiva, la timidezza e la conseguente inconcludenza degli attaccanti sardi è balzata agli occhi. Le aspettative erano, come si diceva, ben altre. Il solo Cossu, che di professione fa il rifinitore non certo il goleador, ha dato segnali confortanti. E infatti il numero sette ha segnato due dei tre gol fatti dal Cagliari; l’altro lo ha firmato Marco Sau, che dopo aver  centrato la porta all’esordio contro il Sassuolo si è eclissato. Ibarbo, Sau, Farias dovrebbero, a nostro parere, essere più incisivi e cercare la conclusione in porta con maggiore determinazione. Come giustamente ha fatto notare anche Zeman, se non si tira in porta è difficile vincere le partite. Occorre prima di tutto vincere il timore e riacquisire la fiducia nei propri mezzi. Le qualità tecniche dei giocatori citati non si discutono; sembra piuttosto un problema di convinzione. Un problema risolvibile in tempi brevi.

    La società ha già dato un segnale di serenità e fiducia, rinnovando il sostegno e la stima nei confronti di Zeman e della squadra. Un segnale importante da parte del presidente Giulini: ora spetta ai giocatori rispondere sul campo. E poi non scordiamoci che siamo appena alla quarta giornata; il passato insegna che basta una prestazione positiva per invertire il trend negativo. Ricordiamoci le prime due stagioni di Allegri sulla panchina rossoblù, che non iniziarono per niente bene: cinque sconfitte consecutive nel 2008-2009 e  tre sconfitte ed un pareggio nella successiva. Domani contro l’Inter servirà una prestazione di carattere e personalità, non importa il risultato finale: l’importante è che la squadra scenda in campo con la mentalità vincente. Se poi arriveranno i tre punti sarà tutta un’altra storia.

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