Mentre sul fronte mercato vige una situazione di stallo, tra voci di acquisti probabili o quasi certi (Avenatti, Oikonomou), acquisti mai fatti (vedi Kolev), ritorni sperati (vedi Acquafresca), big incedibili a corrente alternata (Astori e Naiggolan), la settimana ha riservato un’importante novità sulla questione stadio. In questi giorni si sta infatti lavorando assiduamente per assicurare ai rossoblù l’opportunità di giocare a Cagliari. Si proprio il ‘vecchio’ Sant’Elia potrebbe ritornare ad essere la casa del Cagliari.

Domani ci sarà l’incontro decisivo tra la società, il sindaco del capoluogo, il presidente della Regione, il prefetto, il questore ed i rappresentanti della Lega Calcio. Tramontata l’ipotesi di poter utilizzare l’impianto di Is Arenas (che si sta provvedendo a smontare), la sede ufficiale indicata il 20 giugno resta, per ora, Trieste, ma la ripresa del dialogo, favorita del presidente della Regione Ugo Cappellacci, tra il presidente Cellino e il sindaco Zedda ha spianato la strada per una nuova convenzione che prevede l’utilizzo del Sant’Elia da parte della società rossoblù. Insomma una notizia tanto inaspettata quanto gradita per tutti i tifosi rossoblù. L’impianto cagliaritano necessita di importanti interventi di manutenzione, ma in molti scommettono che sarà pronto per la prima gara casalinga del prossimo campionato.

Nonostante il comunicato apparso sul sito della società rossoblù affermi che la scelta è stata ‘obbligata’, è una scelta che ha suscitato entusiasmo tra la tifoseria anche perché sembra un preludio alla soluzione definitiva dell’infinita questione stadio. Sulla base degli accordi che stanno prendendo forma in questi giorni, si potrà sicuramente ragionare su una ristrutturazione definitiva dello storico impianto (inaugurato nel 1970) in modo da poterlo trasformare in uno stadio moderno e funzionale.