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  • Cagliarimania: squadra che vince non si tocca

    Cagliarimania: squadra che vince non si tocca

    Sembra proprio questo il leit motiv della campagna acquisti rossoblù: squadra che vince non si tocca. Poche facce nuove quindi nel ritiro di Sappada, ai piedi delle Dolomiti. Il risultato ottenuto lo scorso anno ha convinto i vertici della società a non stravolgere l’intelaiatura della squadra. I quarantasette punti e l’undicesimo posto in classifica sono infatti da considerarsi molto positivi, viste le premesse e le difficoltà incontrate durante tutto l’arco del campionato. Allora si riparte da quanto di buono si è costruito in passato.

    La conferma in panchina di Diego Lopez entra in questa logica; l’uruguaiano, nonostante la giovane età e la poca esperienza come allenatore ha saputo, in tandem con Ivo Pulga, prendere una squadra destinata alla retrocessione e portarla in salvo con diverse giornate di anticipo, superando in graduatoria squadre, sulla carta, più attrezzate come Torino, Sampdoria, Genoa. Sino ad ora agli ordini del mister Lopez c’è solo una faccia nuova (se non consideriamo il rientro dal prestito de portoghese Rui Sampaio): il difensore greco Marios Oikonomou.

    Certo qualche altro nuovo ingresso ci sarà (Avenatti?), qualcuno andrà via (Thiago Ribeiro è in procinto di tornare in Brasile, il Santos lo aspetta), ma quello che fa ben sperare è che Astori e Nainggolan non sono più dati come partenti certi. Soprattutto sul difensore bergamasco (non ancora giunto in ritiro in quanto reduce dalla Confederation Cup) il presidente Cellino punta molto per non indebolire la squadra e provare a porsi obiettivi più importanti.  Non a caso per Astori è pronto un rinnovo di contratto. Senza dimenticare che Marco Sau e Victor Ibarbo hanno ancora ampi margini di miglioramento e possono diventare ancora più forti di quanto hanno dimostrato nella stagione passata. E se dovesse restare anche Radja Nainggolan…

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