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  • Cagliarimania: in attesa del salto di maturità di Barella

    Cagliarimania: in attesa del salto di maturità di Barella

    • Mauro Cossu
    Il Cagliari esce a testa alta dal match contro la capolista Juventus. Una battuta d'arresto messa in preventivo dalla squadra rossoblu, sulla carta di gran lunga inferiore alla corazzata bianconera, che viaggia spedita verso il sesto scudetto consecutivo. La compagine di Rastelli, priva di tre elementi chiave (Farias, Joao Pedro e Ceppitelli) e con diversi giocatori non al meglio della condizione (Sau, Borriello, Padoin, Ionita), ha giocato con coraggio, lottato con orgoglio e fallito alcune occasioni da gol che avrebbero potuto cambiare il finale della gara. Alla fine, come quasi sempre accade, ha prevalso il talento e la classe dei campioni juventini, bravi a concretizzare al massimo le occasioni concesse dalla retroguardia sarda.

    Eppure non vanno archiviate le gravi amnesie difensive, ormai diventate una consuetudine dalle parti del Sant'Elia. Anche ieri, Capuano e Bruno Alves hanno faticato a trovare la giusta intesa, come in occasione del gol spacca partita di Higuain: verticalizzazione improvvisa di Marchisio dalla trequarti, letta malissimo dalla coppia di centrali rossoblu. Letture sbagliate, situazioni sulla quale Rastelli dovrà lavorare parecchio, affinché non vengano riproposti gli stessi clamorosi errori che, a lungo andare, stanno diventando una costante nel campionato del Cagliari. Nonostante ciò, la formazione sarda ha provato a reagire con orgoglio alla forza dominante della squadra di Allegri, spinta anche da un Sant'Elia che non ha mai smesso di incitare i propri beniamini.

    In casa rossoblu, dopo la sconfitta di ieri sera, in molti si stanno domandando quando arriverà la definitiva consacrazione di Nicolò Barella. Il talento sardo classe 1997 è stato protagonista di una prestazione con luci e ombre: tanti colpi di classe cristallina, alternati a qualche giocata da vero campione, che hanno fatto da contorno a una prestazione di sacrificio e di attaccamento alla maglia. Il tutto macchiato inesorabilmente dall'espulsione rimediata al 22' del secondo tempo, che di fatto ha chiuso in anticipo la sfida contro i bianconeri. Un doppio giallo ingenuo, paragonabile ad un giocatore alle prime armi con certi palcoscenici. Non certamente il Barella visto in tante altre circostanze. Il Cagliari, ormai è risaputo, punta tantissimo sul gioiello cresciuto nel proprio vivaio. Le premesse per diventare un simbolo della squadra rossoblu ci sono tutte, ma adesso è arrivata l'ora di fare il salto di maturità che tutto il Cagliari si aspetta.

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