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  • Cairo-Chiamparino, torna la "santa alleanza" in nome del Toro

    Cairo-Chiamparino, torna la "santa alleanza" in nome del Toro

    A quei tifosi che gli erano rimasti vicini aveva promesso «una sorpresa» in tempi brevi. E Urbano Cairo non li ha delusi. Il progetto di dare vita alla Cittadella Granata ha spiazzato il mondo torinista e le stesse istituzioni che da tempo stavano ragionando sul Filadelfia senza trovare una via d'uscita. Il presidente del Toro ora è pronto a discutere con il Comune la possibilità di gestire in prima persona lo stadio Olimpico dopo l'addio della Juve (con relativo sviluppo edilizio e commerciale), costruire nell'area ex Combi un centro sportivo per le giovanili e riportare la prima squadra ad allenarsi nel ricostruito Filadelfia. Cairo ha già incaricato un'azienda torinese di varare uno studio di fattibilità e una banca milanese di lavorare al suo fianco per trovare i fondi necessari (credito sportivo compreso, con tassi simili a quelli ottenuti dalla Juve per il nuovo stadio).


    Due mosse fondamentali, al quinto anno da patron, che rappresentano una svolta dopo una certa renitenza all'impegno. Ora arriva questa inversione di tendenza, confermata dallo stesso sindaco Chiamparino. Venerdì il primo cittadino di Torino ha ricevuto la telefonata del presidente granata per parlare della sua idea e fissare un incontro per ragionare sulle potenzialità della Cittadella che corre sull'asse di via Filadelfia. Una chiacchierata cordiale e propositiva nella quale il sindaco ha messo a disposizione tutti i documenti e la consulenza dell'ingegnere Giambattista Quirico, vice direttore generale del Comune. Sembra di essere tornati all'estate del 2005 con l'alleanza di ferro tra Chiamparino e Cairo per il futuro del Toro rinato dal Lodo. Dopo le incomprensioni e le bacchettate, tra i due è tornato il sereno. Cairo ha chiesto al sindaco ed ottenuto un incontro in tempi rapidi per confrontarsi sul progetto. Una visita ufficiale che probabilmente si terrà entro la prossima settimana.

    Cairo ha fretta e Chiamparino anche. Il presidente ha bisogno di ritrovare quella fiducia tra i tifosi persa per le sue strategie sbagliate, il sindaco invece è agli sgoccioli del mandato e vorrebbe chiudere la «partita granata» in modo positivo. In più c'è il futuro dell'Olimpico da stabilire, visto che la Juve nella nuova stagione sportiva sarà nella sua nuova casa alla Continassa. Per questo il Toro chiede parità di trattamento alla città, a fronte di un progetto di investimenti e gestione sull'ex Comunale, con l'obiettivo di costruire una cittadella unica nel suo genere. La speranza è che questa volta non sia solo uno spot per ingannare i tifosi o peggio ancora far alzare il prezzo del Torino in caso di cessione.


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