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  • Calciatori gay:|'Serie A piena, tanti nell’Atalanta'
Calciatori gay:|'Serie A piena, tanti nell’Atalanta'

Calciatori gay:|'Serie A piena, tanti nell’Atalanta'

Non si fa altro che parlare di calciatori gay, dopo le battute del barese Antonio Cassano in conferenza stampa, seguite, a loro volta, alle dichiarazioni di Alessandro Cecchi Paone, sicuro della presenza di gay, bisex e metrosex in Nazionale. Anche il noto giornalista omosessuale Paolo Colombo è voluto intervenire sulla questione, non soltanto commentando negativamente quanto detto da Cassano, le cui esternazioni sono dettate più da ignoranza che da omofobia, ma anche spettegolando su qualche squadra di calcio; dopo aver precisato che i gay, pur essendo considerati una minoranza, sono ovunque, Colombo ha asserito con assoluta certezza che in tutte le squadre, anche nell’Atalanta, ci sono giocatori gay. ‘Ce ne sono stati in passato – ha così esordito il giornalista – e ce ne sono tuttora, in tutte le squadre, compresa l’Atalanta. Posso solo dire che sono diversi volti storici nerazzurri, ma anche della squadra attuale‘.


Non soddisfatto di quanto già dichiarato, per una ‘caccia al gay’ che terminerà (forse) soltanto con la fine degli europei, Colombo ha continuato parlando dei luoghi comuni e, soprattutto, dell’importanza di diffidare da chi frequenta belle donne, poiché potrebbe trattarsi di coperture e nient’altro.

‘Grossi idoli – ha spiegato il giornalista – per la tifoseria bergamasca. E poi faccio un discorso generale: diffidate sempre da chi si presenta con veline e donne particolarmente appetite, perché spesso sono solo coperture. Il mio non vuole essere un pettegolezzo, precisiamo, ma solo un’osservazione per far capire quanto sia una cosa normale questa. I gay nel calcio ci sono, persino tra i tifosi che la domenica vanno allo stadio a sostenere le proprie squadre‘.

Un discorso del genere non poteva far altro che riportarlo a Cassano:

‘Giocatori come lui sono icone, e con questi atteggiamenti danno un cattivo esempio a tutti quelli che li seguono. Quello che mi ha fatto più arrabbiare sono state le risate dei giornalisti presenti in sala perché poi magari sono i primi ad esserlo. E poi basta con questa ipocrisia e questo finto machismo, diffuso in tutta la nostra società. E soprattutto stop a questo razzismo nei nostri confronti: paghiamo le tasse come tutti e siamo persone normali‘.

Facile a dirsi, difficile a farsi. Citando Einstein, ‘è più facile spezzare un atomo che un pregiudizio’.


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