Calciomercato.com

  • Calcio storico fiorentino:| L'addio di Lapi, ex Napoli

    Calcio storico fiorentino:| L'addio di Lapi, ex Napoli

    • L.C.

    E’ tutto pronto per la finalissima del Calcio Storico tra Bianchi di Santo Spirito e Azzurri di Santa Croce. Alle 17 del 24, per San Giovanni, come da tradizione, via all’incontro: in tribuna nei panni del Magnifico Messere il grande ciclista fiorentino Alfredo Martini, oggi 91enne e presidente onorario della Federazione Ciclistica Italiana. A causa delle espulsioni nelle semifinali, resteranno fuori dal campo cinque giocatori (4 per gli Azzurri e 1 per i Bianchi) e, dopo le nuove polemiche del coordinamento antifascista toscano che ha chiesto al Comune di non far giocare un calciante di Parte Bianca con simboli neonazisti tatuati addosso, il presidente della manifestazione Michele Pierguidi ha chiesto e ottenuto dal presidente dei Bianchi Massimo Nardi che il calciante scendesse in campo con una maglietta che coprisse il tatuaggio.

    Ma la gara sarà una nuova occasione per salutare l’addio al Calcio Storico di Gianluca Lapi, colonna portante dei Verdi di San Giovanni per 32 anni, tra i giocatori più rappresentativi e più valorosi del torneo. Arrivato all’età di 50 anni, dopo decine di partite e più di sessanta cacce realizzate, ha pensato di farsi da parte per lasciare spazio ai giovani. Vera leggenda del Calcio in Costume, ha giocato le ultime partite scalzo. Certamente un rischio in fase di contrasti, ma una scelta dettata dallo spirito con cui Lapi, da sempre, ha affrontato il Calcio Storico. ‘Ho scelto di giocare a piedi nudi perché per me l’arena di Santa Croce è come una spiaggia dove si gioca tra amici’. Ma non tutti i calcianti condividono il suo spirito nell’affrontare le partite. ‘Oggi il calcio storico viene preso troppo sul serio e ha perso il carattere folcloristico di una volta – commenta Lapi - Prima era uno sport che finiva sempre a tarallucci e vino tra i giocatori delle due squadre, venivano organizzate cene in cui le quattro squadre si ritrovavano per scherzare e ridere in compagnia. Oggi invece i calcianti neppure si parlano. Col tempo si è perso quello spirito ridanciano che ha dato origine al Calcio Storico’. Secondo Lapi, oggi ‘tutto è basato sull’atleticità e non c’è spazio per le battute’.
    ‘Anni addietro – racconta - prima di entrare in campo, si scherzava tutti insieme, magari si beveva un bicchierino di grappa o si fumava una sigaretta, oggi invece si va avanti a forza di proteine e integratori, muscoli e palestra’. Secondo Lapi, si è perso anche il rapporto tra colore e quartiere. ‘Fino a qualche anno fa, i calcianti di ognuna delle squadre vivevano i luoghi di ritrovo all’interno dei quartieri di appartenenza, oggi siamo nel mondo di facebook e i reclutamenti avvengono grazie alle conoscenze dei giocatori, indipendentemente dall’appartenenza al quartiere’. Lapi ha esordito il 24 giugno 1980 in una gara al giardino di Boboli. ‘Fu molto emozionante, anche perché segnai la prima caccia della mia vita. Venivo dal calcio professionistico, avevo giocato come portiere nel Napoli e nella Pistoiese. Poi mi sono dato al pugilato. Mi sono avvicinato al Calcio Storico perché alla mia palestra si allenavano i Bianchi. M’incuriosiva molto questa tradizione e decisi di provare. Nei Bianchi però non c’era posto e quindi entrai nella squadra dei Verdi». Lapi, nonostante il suo addio al Calcio Storico, vorrebbe rimanere nell’ambiente dei Verdi, magari come allenatore. ‘E’ un gruppo composto da giovani e valorosi cavalieri che, nonostante la sconfitta con i Bianchi, promettono sicuramente bene per il futuro’.(‘Corriere fiorentino’)
     

    Altre Notizie