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    Calciomercato in Messico: caccia al nuovo Chicharito

    Dai gol di Zaldivar e Sepulveda alla velocità di Pizarro e Lozano. E occhio a Gutierrez... Il Corriere dello Sport in edicola oggi dedica un approfondimento al calciomercato messicano. Quando tre anni fa il Porto s’è presentato negli uffici del Pachuca, di fronte alla richiesta di 8 milioni di euro non ha esitato. Aveva studiato il profilo di Hector Herrera e aveva fiutato l’affare, pur essendo abituato, al momento di far partire il bonifico, a tenere sempre molto basso il prezzo. E ha visto bene, come sempre, perché oggi il centrocampista ha una clausola da 40 milioni di euro che ha permesso al Porto di resistere al corteggiamento del Napoli. Nel 2010 per Javier Hernandez lo United versò 7,5 milioni di euro al Chivas Guadalajara: sei anni dopo la quotazione del Chicharito, pur tra alti e bassi, è ancora superiore ai venti milioni di euro. 

    Messico e nuvole, ma non solo, perché all’orizzonte ci sono pure nuovi interessantissimi affari di mercato, anche per i nostri club. Uno come Hernandez, per dire, avrebbe ingolosito ancora oggi un po’ di squadre della nostra Serie A, prima che il destino lo portasse al Bayer Leverkusen. Però si può lavorare per cercare il nuovo Chicharito (nel senso più ampio di talento messicano, anche se poi sono gli attaccanti a rubare sempre l’occhio...) e andarlo a prendere prima che la concorrenza delle altre big d’Europa, e certe dinamiche proprie del mercato messicano, facciano schizzare in alto il prezzo. Rafa Marquez, che in Europa aveva vinto tutto con il Barcellona, è passato dalle nostre parti a cavallo del 2015, un anno e mezzo a Verona prima di tornare nel suo Paese, all’Atlas. Ma questa estate è arrivato un nuovo messicano, pure lui difensore, Carlos Salcedo, volto nuovo della Fiorentina, una delle nuove idee di Pantaleo Corvino. Quando c’è una nuova frontiera da esplorare, si sa, lui è un pioniere: ha tracciato la rotta, ora chissà... 

    Salcedo viene dal Chivas di Guadalajara, uno dei club più titolati, “integralista” nell’accettare in rosa solo messicani, mentre nel resto del torneo si va sempre più a caccia dello straniero di un certo livello, meglio se europeo. E’ straniero però l’allenatore, e noi lo conosciamo bene: Matias Almeyda. In rosa ha un attaccante molto interessante, Angel Zaldivar (21): punta centrale, mancino, da qualcuno paragonato per le movenze addirittura a Higuain, molto cresciuto anche nel gioco aereo, e infatti ultimamente sta segnando anche di testa. Ha una quotazione già a sei zeri. 

    Non gioca nel Chivas ma nel Queretaro (dove era arrivato Ronaldinho) però è anche lui un attaccante: parliamo di Angel Sepulveda (25), un giocatore certamente più maturo anche sul piano dell’esperienza internazionale acquisita con la nazionale, ala destra che può giocare anche da prima punta oppure a sinistra. Su Zaldivar e Sepulveda club portoghesi (facile pensare a Porto e Benfica) e olandesi si sono già mossi. 

    Il Pachuca è l’ex squadra, tra gli altri, di Hector Herrera. Ora in vetrina ha nuove leve con cui fare cassa, tutti giocatori nati a metà degli anni Novanta, ormai pronti a viaggiare verso l’Europa. Rodolfo Pizarro è un trequartista classe 1994, autore di un bell’avvio di stagione: tanta corsa, qualità, visione di gioco. Di lui, insomma, si dice un gran bene. Hirving Lozano è del ‘95, è un’ala sinistra, può però coprire tutte e tre le caselle nei tre dietro la prima punta, giocando con il 4-2-3-1, è tecnico e molto veloce. Ha un contratto lungo (2020) e una quotazione di 6 milioni di euro. Erick Gutierrez, anche lui del ‘95, è un regista: in primavera ha prolungato fino al 2020, viene valutato almeno 4 milioni di euro. Mancino, sa allargarsi per il cross ma ha un ottimo senso dell’inserimento e un bel tiro dalla distanza. Va tenuto d’occhio e non solo in campo. 

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