La notizia rimbalzata nella giornata di ieri a proposito della proposta concreta fatta dalla Roma all'attuale tecnico del Milan Massimiliano Allegri cambia in modo piuttosto evidente le carte in tavola per quanto concerne il futuro della panchina rossonera. I contatti continui tra il dg giallorosso e l'allenatore livornese hanno partorito il triennale offerto per guidare la Roma dalla prossima stagione. I rapporti non idilliaci tra Allegri e la proprietà milanista (col caso El Shaarawy che ha creato nuove e profonde crepe) e la continua fase di stallo nella trattativa per un eventuale rinnovo del contratto con scadenza giugno 2014 hanno fatto il resto.

Il tecnico toscano ha rilevato più volte, pubblicamente e non, che senza un rinnovo al termine dell'attuale campionato non ha intenzione di guidare il Milan anche l'anno prossimo. Troppo pericoloso sarebbe guidare una squadra di tale prestigio senza avere rassicurazioni sul proprio ruolo e col rischio di vedersi delegittimato agli occhi dello spogliatoio. E, a proposito di spogliatoio, l'ultima vicenda legata alla gestione di Stephan El Shaarawy nella gara che valeva il secondo posto col Napoli non ha convinto l'ambiente rossonero. Il giocatore ha prontamente smentito qualsiasi frizione con Allegri, ma non ha gradito la sua decisione di riservargli la prima panchina stagionale in campionato proprio contro gli azzurri e proprio nel giorno dell'assenza dell'altro asso Balotelli. Pensieri condivisi in larga misura anche dall'establishment milanista, che vuole fare dei due attaccanti i pilastri per la ricostruzione della squadra. E che ha accolto con un pizzico di preoccupazione la recente flessione della squadra, che ha riportato la Fiorentina a -4 nella corsa per il terzo posto.

Ad oggi, dunque, i destini di Allegri e del Milan appaiono più distanti. Solamente una mossa a sorpresa di Silvio Berlusconi, tornato distante dalla squadra nelle ultime settimane e mai entusiasta del suo allenatore, potrebbe mutare nuovamente lo scenario. Se la società crede nel lavoro di Allegri e nei suoi metodi, l'unico modo per blindarlo è fargli prolungare il contratto. Altrimenti Roma lo aspetta a braccia aperte.