Calciomercato.com

  • Calciopoli, in Tribunale stretta di mano tra Moratti e Moggi

    Calciopoli, in Tribunale stretta di mano tra Moratti e Moggi

    • GP
    Massimo Moratti e Luciano Moggi, incontro tra vecchi nemici. Una stretta di mano e un breve colloquio tra l’ex presidente dell’Inter e l’ex direttore generale della Juventus (foto Corriere.it), andato in scena questa mattina al terzo piano del Tribunale di Milano. ha chiuso la testimonianza del dirigente nerazzurro nel processo che vede lo stesso Moggi imputato per diffamazione aggravata nei confronti di Giacinto Facchetti. L’incontro, di grande correttezza - i due non si vedevano da anni - è seguito alle parole di Moratti tutt’altro che concilianti.

    SOLO UNO SCHERZO - Sollecitato dall’avvocato difensore di Moggi, Prioreschi, l’ex presidente nerazzurro ha chiarito, davanti al giudice Oscar Magi, della quarta sezione penale, il senso delle telefonate con l’allora designatore, Paolo Bergamo: "Le sue chiamate, che io non ho mai fatto e che ho sempre ricevuto, sembravano uno scherzo, una presa in giro, perché si voleva far credere ci fosse un clima di simpatia nei confronti dell’Inter e che dopo dieci anni nei quali non ci era stato possibile vincere il clima fosse cambiato. Io ho sempre risposto solo per una questione di educazione e di cortesia". 

    TUTTO ALLA LUCE DEL SOLE - "Alcune volte andavo nello spogliatoio dell’arbitro dopo la gara, perché così ci era stato chiesto anche dalla Federcalcio. Era sempre presente un funzionario dell’Ufficio Indagini, è stato fatto tutto alla luce del sole".

     

    Altre Notizie