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  • Abete:| 'No al diritto di veto'

    Abete:| 'No al diritto di veto'

    "C'è un grande senso di responsabilità, ma rivendico l'orgoglio di appartenere a questo mondo e dico no alla logica qualunquista e alle generalizzazioni". Il presidente della Figc, Giancarlo Abete ha aperto così, con un ampio cenno alla vicenda del calcioscommesse, l'assemblea straordinaria per il rinnovo dello statuto: Abete ha ribadito la sua posizione, sottolineando che il buono da questo scandalo è arrivato dai "tifosi che hanno dato una risposta forte con la loro presenza negli stadi, mostrando senso di maturità nei confronti di questo spettacolo avvincente".

    "Tra tante persone perbene - ha aggiunto Abete - ci sono quelle che sbagliano e vanno punite, ma non demonizzate, non sbattute come mostri in prima pagina. La Figc farà rispettare le regole, ma tutela le emozioni che il calcio offre". L'assemblea è cominciata in ritardo, perché è stata preceduta da una riunione tra Abete e i presidenti delle varie componenti chiamate a votare le modifiche statutarie.

    "Il diritto di veto è l'esatta negazione della democrazia". Lo ha detto Giancarlo Abete, presidente della Federcalcio, nel suo discorso all'apertura dei lavori dell'assemblea straordinaria della Figc per la modifica dello statuto federale. "La clausola di largo consenso è un vero e proprio diritto di veto. Anche il Presidente della Repubblica o il Presidente del Coni vengono eletti con maggioranze normali", prosegue il n.1 di via Allegri, ricordando che "mentre il diritto di veto è stato tolto per l'elezione del presidente federale lo stesso non è stato fatto in relazione alle modifiche dello statuto". Secondo Abete "il diritto di poter sempre dire di no ha prevalso rispetto all'accettazione delle regole della democrazia che esistono dappertutto".
     


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