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Calcioscommesse: Inter-Chievo e Mauri nel mirino, Kutuzov ritira in ballo Conte

Calcioscommesse: Inter-Chievo e Mauri nel mirino, Kutuzov ritira in ballo Conte

Il procuratore Figc dal pm Di Martino per avere nuovi atti sul laziale, a Bari nel mirino anche Inter-Chievo 4-3.
Palazzi va a Cremona, gli sviluppi su Mauri il primo obiettivo.
Non sarà una visita di cortesia quella che porterà a Cremona nella mattinata il procuratore Stefano Palazzi a incontrare il pm Roberto di Martino. Al centro della discussione ci saranno come sempre le indagini sul calcioscommesse. In particolare Palazzi cercherà di capire se ci sono altri elementi da aggiunge ai numerosi atti passati da Cremona in questi mesi. Atti che sono stati fondamentali per portare avanti i diversi processi contro i tesserati accusati di aver combinato gare e omesso di denunciare le irregolarità. Ma in questa fase a «fare rumore» sono soprattutto le posizioni tenute in sospeso da Palazzi, come quelle relative a Lazio-Genoa e Lecce-Lazio. Non è un caso che la gestione dei procedimenti sportivi e qualche mancato deferimento ha lasciato perplesso Di Martino.

Mauri - A Cremona l’inchiesta ha fatto alcuni passi in avanti soprattutto dopo gli accertamenti tecnici. Non solo, sono in arrivo altri interrogatori sul filone Siena ed è partita la rogatoria in Svizzera per acquisire l’interrogatorio del pm di Berna, Elena Catenazzi, nei confronti di Stefano Mauri, accusato di auto riciclaggio per movimenti di denaro sospetti (circa 350 mila euro) su un conto corrente intestato alla madre. Le date dei bonifici (novembre 2010) non coincidono con le due combine contestate a Mauri (maggio 2011): l’indagine potrebbe virare su possibili fondi neri. In ogni caso di Martino vuole vedere le carte e di sicuro la stessa cosa è intenzionato a fare Palazzi. Ma qui finiscono le sintonie. Il pm di Martino ritiene che il materiale passato alla Figc sia importante nel caso di Mauri (giudicate fragili dagli inquirenti le giustificazioni portate dopo l’arresto sulla scheda criptata usata secondo la difesa del laziale per «scommesse sulle gare di Nba» solo per un breve periodo che coincide proprio con le due sfide nel mirino). Palazzi cercherà di avere anche gli ultimi atti, compreso l’interrogatorio in Svizzera, in modo da accelerare nei deferimenti. Settimana prossima attesi quelli di Gianello, Napoli, Grava e Cannavaro, mentre per Lazio, Genoa e Mauri si dovrà attendere dicembre-gennaio.

Qui Bari - Procedono intanto anche le indagini della Procura di Bari sulle due presunte combine della squadra pugliese contro Treviso e Salernitana. Ieri erano in programma gli interrogatori di Bianco e Rajcic (indagati per frode sportiva aggravata con una ventina di altri ex compagni): entrambi si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Ma le collaborazioni acquisite dai pm Angelillis e Dentamaro (procuratore capo Laudati) hanno decritto nei minimi particolari il quadro dei tarocchi. E prende forma anche il ruolo avuto dal carabiniere di Salerno indagato: sarebbe un parente stretto di un altro dirigente del club campano. Sul fronte scommesse sulle gare di A oltre a Inter-Atalanta 4-3 Iacovelli nell’interrogatorio avrebbe riferito anche di puntate sospette effettuate dai giocatori del Bari su Inter-Chievo 4-3 (maggio 2010) già citata da Erodiani nell’inchiesta di Cremona.

(Francesco Ceniti e Maurizio Galdi - Gazzetta dello Sport)


Il bielorusso del Bari lo avrebbe coinvolto nella combine di Salerno, ultima di B 2009. Un nuovo fronte che rimetterebbe in discussione la posizione del tecnico bianconero.
Kutuzov ritira in ballo Conte.
Il dubbio è sempre più strisciante e insistente. Antonio Conte era o no al corrente dell'intenzione dei suoi giocatori di favorire la vittoria della Salernitana nell'ultima gara del campionato di Serie B 2008-09? Finora il tecnico della Juventus, che tornerà in panchina il 9 dicembre dopo lo sconto di 6 mesi del Tnas per l'omessa denuncia per Albinoleffe-Siena 1-0 del 2010-11, è considerato dalla Procura di Bari una persona informata sui fatti e di penalmente rilevante a suo carico non c'è niente. Gli spifferi provenienti dal Palazzo di Giustizia pugliese però non possono lasciarlo del tutto tranquillo perché in mezzo a diversi interrogatori che spiegano «che Conte non sapeva niente» e «che ha preparato la partita come le altre volte», ce ne sarebbe uno di tenore opposto, dichiarazioni rese sotto giuramento che farebbero invece intuire che pure l'allenatore fosse al corrente della decisione presa dai giocatori baresi di non giocare... la partita della vita all'Arechi. In attesa di una chiusura sempre più imminente delle indagini su Bari-Treviso 0-1 e Salernitana-Bari 3-2, gli inquirenti mantengono il massimo riserbo, ma le affermazioni che se verificate potrebbe creare a Conte nuove difficoltà sotto il profilo delle giustizia sportiva, uscirebbero dal faccia a faccia avuto lo scorso 20 agosto in Puglia dall'attaccante Vitali Kutuzov, al Bari dal gennaio 2009 e tra i protagonisti della promozione in Serie A.

OMESSA DENUNCIA - Il Bari aveva conquistato la matematica promozione l'8 maggio dopo la vittoria nell'anticipo della Triestina contro il Livorno terzo in classifica. Il giorno successivo il 2-2 di Piacenza, una settimana dopo il 4-1 casalingo con il Modena. Salernitana-Bari è datata 23 maggio e i biancorossi erano reduci da 7 giorni con allenamenti blandi e molte feste. Su questo tasto avrebbe insistito parecchio Kutuzov, ripetendo quello che altri suoi compagni avevano specificato in precedenza. Il bielorusso, però, sarebbe andato oltre e avrebbe specificato che non solo i giocatori sapevano dell'approccio dei calciatori della Salernitana per garantirsi il successo casalingo contro la capolista e quindi la salvezza. Tutti nello spogliatoio biancorosso erano al corrente di quello che sarebbe accaduto. Dunque anche Conte che addirittura sarebbe stato informato direttamente dai suoi uomini della loro volontà di essere... molto arrendevoli alla luce dei legami di amicizia esistenti sul campo (tra i granata c'erano ex del Bari) e sulle tribune (gemellaggio tra le tifoserie). L'allenatore, insomma, secondo la versione dell'ex Milan e Parma, sapeva che Salernitana-Bari non sarebbe stata una partita vera. E non solo perché il Bari aveva "mollato" la presa dopo la promozione già festeggiata. Conte è già stato ascoltato in gran segreto a Monopoli dagli uomini della Procura di Bari lo scorso 6 settembre e ha dichiarato che non era a conoscenza di nulla sul match incriminato. Penalmente rischia niente perché non sapeva dei soldi arrivati a Bari da Salerno in cambio della sconfitta. Da capire viceversa cosa succederà sul fronte della giustizia sportiva quando, a inchiesta pugliese chiusa, Palazzi riceverà le carte. Lo ascolterà di nuovo lo juventino dopo le 3 ore e mezzo abbondanti di interrogatorio a metà luglio sulla vicenda legata al Siena? Inutile dire che se la procura federale appurerà che Conte era a conoscenza dell'illecito per Salernitana-Bari, scatterà un nuovo deferimento per omessa denuncia o anche qualcosa di peggio. Nei giorni scorsi, dopo le rivelazioni del pentito Marco Esposito, sarebbe finito nel registro degli indagati anche l'ex team manager del Bari Luciano Tarantino.

(Andrea Ramazzotti - Corriere dello Sport)


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