Nessun 'tesoretto', assegni o denaro contante frutto delle scommesse su partite di calcio truccate, è stato trovato nella cassetta di sicurezza di un parente di Marco Pirani, che ieri, mentre il dentista marchigiano raccontava di almeno 30 partite sospette al pm di Cremona, gli agenti della Squadra mobile di Ancona hanno ispezionato nella Banca di Credito Cooperativo di Camerano. Solo due anelli e un bracciale d'oro.
Un accesso autorizzato dalla procura di Cremona, che non ha portato ad alcuna scoperta eclatante. Qualche altra verifica sui movimenti bancari dell'indagato era stata ipotizzata, ma vista la sua piena collaborazione con gli inquirenti è possibile che non vi sia dato corso