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  • Caldara, Gagliardini e Belotti: il 2017 è l'anno dei bergamaschi, l'Italia gode

    Caldara, Gagliardini e Belotti: il 2017 è l'anno dei bergamaschi, l'Italia gode

    • Alessandro Di Gioia
    Mattia Caldara, Roberto Gagliardini e Andrea Belotti: il 2017 è l'anno dei bergamaschi. Lo sanno bene Atalanta (guarda caso!) e Torino, ma anche Inter e Juventus se ne stanno accorgendo. Tre ragazzi, due dei quali provenienti da uno dei migliori vivai d'Italia, forse il più ricco per quanto riguarda la quantità di talenti sfornati, tre uomini ormai, visto che i primi due devono compiere 23 anni e i terzo va per i 24 (classe '94 e 93'), nati a pochissimi chilometri di distanza (i primi due sono di Bergamo centro, il terzo è di Calcinate), con storie che si sono intrecciate ma che poi si sono evolute in maniera differente.

    LA STRADA ALTERNATIVA DEL GALLO - Mentre infatti Caldara e Gagliardini hanno condiviso parecchie esperienze e diverse squadre, essendo nati e cresciuti calcisticamente nel vivaio dell'Atalanta, il Gallo Belotti ha dovuto prendere un'altra strada: cresciuto nella Grumellese, scartato dai nerazzurri di casa, si afferma nell'Albinoleffe, prima di esplodere nel Palermo, proprio la squadra punita oggi con la più veloce tripletta realizzata dal 2000 (in appena otto minuti, 22 reti in stagione per il Gallo capocannoniere), ed affermarsi definitivamente nel Torino. Le parole del presidente granata Cairo di oggi lo consacrano come uno dei migliori bomber d'Europa: "La clausola di 100 milioni è bassa, potessi l'alzerei a 150. Il Gallo è pazzesco". Chissà quanto all'Atalanta rimpiangano di non aver saputo valorizzarlo: d'altronde un errore ogni tanto si può commettere. Errori che non sono stati commessi con Caldara e Gagliardini, perché quando c'è da perlustrare la zona di casa alla ricerca di talenti a Bergamo raramente falliscono.

    DA BERGAMO ALLE GRANDI - Gagliardini ha già cominciato a vivere il proprio sogno da questa stagione, con un'altra maglia nerazzurra addosso, quella dell'Inter, che oggi ha bagnato con il primo gol in Serie A della sua carriera. Caldara vivrà il grande sogno Juve dalla prossima stagione, ma in questa si è già levato parecchie soddisfazioni, come la doppietta rifilata al Napoli che ha consentito all'Atalanta di poter iniziare veramente a sperare nella Champions: a Orio al Serio, da Bergamo, sono arrivati in tanti per festeggiare una squadra che sta facendo faville. Una città in preda all'entusiasmo, non solo per gli orobici, ma anche per i tanti talenti disseminati in giro: da oggi siamo tutti un po' più bergamaschi, a prescindere dall'aria buona.

    NON SOLO TORO, JUVE E INTER: TUTTA L'ITALIA GODE - L'anno dei bergamaschi, appunto: un 2017 che è iniziato sotto i migliori auspici anche per gli altri due protagonisti della città dei Milleche sta sfornando calciatori in grado di far godere l'Italia intera, dato che probabilmente saranno tutti quanti capisaldi della Nazionale azzurra già a partire dai prossimi Mondiali. L'intercalare "pota!" risuonerà spesso nelle stanze di Coverciano, visto che la spina dorsale della selezione di Ventura si può tranquillamente poggiare sui tre di Berghem, un difensore un centrocampista e un attaccante. 


    @AleDigio89

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