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  • Calvario Ogbonna:| Infortuni, espulsioni e pasticci

    Calvario Ogbonna:| Infortuni, espulsioni e pasticci

    Dopo il lungo ko non si è ancora ritrovato. A Parma il pasticcio insieme alla panchina che ha spianato la strada al pari. Ventura: "Siamo stati molto ingenui".
    Infortuni, espulsioni ed errori Toro, il calvario di Ogbonna.
    No, decisamente non è una stagione fortunata per Angelo Ogbonna. Il suo primo vero campionato di serie A da protagonista si sta trasformando in un calvario. E’ il gioiello del Toro, da più di un anno nel giro della Nazionale di Prandelli, inseguito da alcuni tra i più grandi club d’Europa, eppure al Toro in questa stagione ha dato poco. Più sfortuna che colpe sue, intendiamoci. Però l’apporto del centralone non si sta rivelando un valore aggiunto. Appena 14 partite giocate su 28, più ombre che luci in un rendimento troppo condizionato dagli infortuni. Come ieri a Parma. Ogbonna rientrava dopo il pomeriggio storto di Quartu. Due settimane fa, contro il Cagliari, due rigori causati e un «rosso» incassato. Scontata la squalifica, s’è ripreso il posto al centro della difesa granata al fianco di Glik. Ha fatto bene per un’oretta. Poi, il Toro è naufragato anche a causa di una sua ingenuità. Sofferente al flessore della gamba destra dopo un intervento sullo scatenato Amauri, ha contribuito a ritardare il suo cambio ormai necessario. La panchina ha cincischiato, lui ha provato a resistere. E, pochissimo dopo, s’è fatto bruciare da Amauri nell’azione dell’1-1.

    «Siamo stati molto ingenui», ha ammesso Ventura. Primo fra tutti proprio Ogbonna che, con le nuove convocazioni di Prandelli ormai alle porte, ha forse temuto di perdere il treno azzurro. Lo perderà comunque, con ogni probabilità: è uscito dal «Tardini» zoppicante con una sospetta lesione muscolare. Tra domani e mercoledì le verifiche strumentali: ma il rischio di un nuovo stop, di certo non paragonabile agli oltre due mesi persi tra dicembre e febbraio, è molto concreto.

    Come il suo gioiello che non riesce più a brillare, anche il Toro s’è rimesso a balbettare. A Parma ha perso una partita che ha avuto in mano per più di un’ora. Il terzo ko consecutivo esterno lo ricaccia giù in classifica: dietro restano solo 4 squadre, anche se il terz’ultimo posto è sufficientemente lontano. Con un calendario, però, che da domenica si farà in salita. Dopo aver affrontato Palermo e Parma, con il Pescara le squadre più malmesse del 2013, nei prossimi sette turni sfiderà sei delle prime sette del campionato. A cominciare da Lazio e Napoli.


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