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  • Campio-nati il 15 aprile: tanti auguri a Felipe Anderson, al Roberto Carlos dello Stretto e a 'vita spericolata' Casagrande

    Campio-nati il 15 aprile: tanti auguri a Felipe Anderson, al Roberto Carlos dello Stretto e a 'vita spericolata' Casagrande

    Buon compleanno a:

    FELIPE ANDERSON, 1993, centrocampista brasiliano della Lazio   Grande talento ma dal rendimento altalenante. Si dice che nel prossimo calciomercato sia destinato al  Manchester United.

    il longevissimo Jedaias Capucho Neves, noto come JEDA 1979  attaccante brasiliano (ma nel giugno 2009 ha ottenuto il passaporto italiano) del Casarano, in Eccellenza. In Italia dal 2000, ha girovagato giocando con Vicenza, Siena, Palermo, Piacenza, Catania, Crotone, Rimini, Cagliari, Lecce, Novara, Pergolettese, Acqui 1911, Nuorese, Potenza e, dal dicembre 2015, al Casarano  Con 69 reti realizzate è attualmente il secondo miglior marcatore straniero della storia della serie  B, alle spalle di Pablo Granoche. Dicevamo del passaporto italiano. In Italia, però, arrivò con un passaporto falso. Lo beccarono e fu coinvolto col Vicenza in “passaportopoli”. Il 6 febbraio 2001 fu deferito  "per avere in concorso con terzi non tesserati, mediante l' uso di passaporti portoghesi falsi, conseguito lo scopo illecito di ottenere il tesseramento come comunitari non avendone titolo" e il successivo 27 giugno squalificato per un anno. Il 7 dicembre 2000 Careca depose davanti alla  commissione parlamentare brasiliana che indagava sui presunti scandali nel mondo del calcio e dichiarò, a proposito del trasferimento di Jeda dal  club brasiliano Uniao Sao Joao al Vicenza: "Sapevo che Jeda valeva 150mila dollari con un passaporto brasiliano e 500mila con un passaporto portoghese o europeo".
     
    un altro nato il 15 aprile ha avuto a che fare coi tribunali.

    ALESSANDRO PARISI, 1977, terzino sinistro, detto “il Roberto Carlos dello Stretto” quando giocava nel Messina, dove rimase per 4 campionati, dal 2003-04 al 2007-08. Infatti il 26 luglio 2013 fu squalificato per 3 anni e 6 mesi  per le combine relative a Salernitana-Bari del 23 maggio 2009. Successivamente la squalifica fu ridotta a 14 mesi. La squalifica scadeva l'ottobre 2015. E Parisi  ha firmato, a 38 anni, nuovamente col Messina. Nel febbraio 2016, tuttavia, Parisi e la società hanno consensualmente deciso di trasformare il suo ruolo da giocatore a dirigente, col compito di far da tramite tra squadra ed area tecnica.
    Nell'aprile 2011 fu aggredito  e minacciato, insieme ai compagni  Andrea Masiello, Jean Francois Gillet, Massimo Donati e Nicola Belmonte, da un gruppo di ultras baresi che chiesero ai giocatori di perdere le partite Cesena-Bari del 17 aprile e Bari-Sampdoria del 24 aprile 2011. "Siete ultimi, avete fatto questo campionato di... non vi è mai successo niente, nessuno ha preso mazzate e cose varie, domani (in occasione di Cesena-Bari, ndr) dovete perdere". E ancora: "Io, Roberto Blendorio, sono in debito con gente pericolosa e rischio di morire e ho bisogno di soldi (...). Voi ora ci dovete fare un favore a noi, perché a voi non vi abbiamo mai rotto le scatole, non vi abbiamo mai alzato le mani, non vi abbiamo contestato, vivete da Dio... se volete fare una vita tranquilla fino a fine anno".
    Il 17 settembre 2015 si è concluso a Bari il processo di primo grado relativo alle partite  Bari-Sampdoria 0-1 del 23 aprile 2011 e Palermo-Bari 2-1 del 7 maggio 2011  con la condanna di Parisi a 5 mesi e 10,000 euro di multa.

    Auguri anche a

    WALTER CASAGRANDE, 1963,  detto “Casao” in Brasile era nel Corinthians di Socrate e della “ Democrazia Corinthiana”. Proprio il suo impegno politico fu la causa, secondo lui, per cui la polizia lo incastrò trovandogli in macchina diversi grammi di cocaina e costringendolo a saltare i mondiali dell'82. "Fu tutto preordinato, tant' è vero che i miei amici furono subito rilasciati e il giudice mi assolse per mancanza di prove"
    Arrivò ad Ascoli dal Porto nell'estate 1987, per un miliardo di lire e ci rimase fino al 1991, quando fu ceduto al Torino, dove restò 2 stagioni, per 5 miliardi (bella plusvalenza per il vulcanico presidente Rozzi). “Quando retrocedemmo, nel '90,  Rozzi mi disse "Non posso tenerti con questo ingaggio". Gli dissi: "Presidente non preoccuparti, troveremo un accordo: andrò via solo dopo aver riportato il Picchio in A. Così facemmo un contratto a obiettivi, una novità assoluta per l'epoca: se avessi superato le 30 presenze, i 20 gol e se fossimo tornati in A. Feci 33 presenze, 22 gol e venimmo promossi". Col Toro fu protagonista, nel 1991-92, della fantastica cavalcata in Coppa Uefa che si concluse, dopo aver eliminato in semifinale il Real Madrid, con l'amara sconfitta nella finale con l'Ajax: 2-2 a Torino, con una sua doppietta, e 0-0 in Olanda.
    Tornato in Brasile, cade nella depressione e nella droga. Come racconta nella sua autobiografia:  “Mi sentivo tremendamente vuoto e cercavo rifugio nella droga. In una sola sera ero capace di sniffare 3 grammi di cocaina e poi iniettarmi una dose di eroina, fumarmi una canna e bermi una bottiglia di tequila. Per vent’anni ho giocato alla roulette russa, copiando quella spinta all’autodistruzione che vedevo nei miei miti del rock: da Jim Morrison a Janis Joplin e Jimi Hendrix”. Nel libro racconta anche il doping a cui fu costretto in Italia: "In Italia ci obbligavano a fare delle iniezioni intramuscolari: l'effetto era sbalorditivo, ma dopo un po' decisi di smettere". Dopo il 2007 quando ebbe un terribile incidente in auto, guidando sotto gli effetti degli stupefacenti e, dopo un ricovero dopo 4 overdosi, si è disintossicato e lavora come commentatore a Rede Globo. Il 20 maggio 2015 ha avuto un infarto, ma si è ripreso bene.

    VALERIO SPADONI, 1950, ex attaccante Baracca Lugo, Atalanta, Rimini, Roma. Altro giocatore sfortunato.  Vent'anni, ingaggiato dall'Atalanta, ebbe un incidente d'auto che lo costrinse a saltare tutta la stagione. Il 25 gennaio 1976, durante Roma-Inter, per un contrasto con Bini il ginocchio fa crac e riporta la lacerazione del legamento collaterale esterno e del muscolo bicipite femorale nella zona di passaggio fra muscolo e tendine, la rottura della capsula articolare e del legamento crociato anteriore. "Ho trascorso giorni tremendi", disse ai giornalisti quindici giorni dopo il suo incidente. "Non è facile entrare in campo con la preoccupazione di vincere una partita e uscirne con la preoccupazione di sapere che forse non ci potrai tornare. E' successo tutto in un momento, mi sembrava impossibile che potesse essere accaduto proprio a me. Due settimane d'ospedale però mi hanno lentamente cambiato. Ho pensato a Kilgour, l'americano dell'Ariccia che si è rotto la spina dorsale, ho pensato a quei malati che mi venivano a trovare con malattie incredibili e dicevano di farmi forza, loro che ne avevano pochissima per sè. Ho imparato ad amare di più la vita, adesso mi sento dentro un'energia immensa. Voglio guarire, lo voglio a tutti i costi". Purtroppo, invece,  non tornerà più, se non nelle serie minori. Poi ha aperto un negozio di fumetti, fino al dicembre 2011, quando è andato in pensione

    FRANCO BATTISODO, 1948 libero di Bologna, Potenza, Sambenedettese, Parma (nella stagione 1978-79 in cui, guidato da Cesare Maldini, fu promosso in B). Attualmente ha un negozio di articoli sportivi a Pesaro.


    Il 15 aprile era nato:

    ENRICO AMERI, 1926, scomparso il 7 aprile 2004. Voce storica di “Tutto il calcio minuto per minuto” Trasmetteva dal campo principale, Talvolta si arrabbiava per le interruzioni dagli altri campi. Famoso il fuori onda, andato in diretta, in cui mandò a quel paese Ciotti il 27 aprile 1975. Lui si giustificò dicendo che ce l'aveva con un energumeno laziale che voleva entrare in cabina. Del resto, la rivalità con Ciotti era notoria: "Quando Ciotti fa un'intervista ti ricordi solo di Ciotti". Aveva un ritmo serratissimo e privo di pause. Da bambino aveva allenato la fantasia parlando dentro una pentola per far rimbombare le parole e sentirsi come il mitico Nicolò Carosio: in Italia-Germania 4-3 descrisse Sepp Maier impietrito come un ramarro davanti al piatto di Gianni Rivera. Il 26 maggio 1991 spense il microfono e andò in pensione. Combattente per la Repubblica Sociale, rimase fascista fino alla fine, dichiarando ai quattro venti di votare Movimento Sociale.    

    Auguri anche a

    NICOLA BELMONTE, 1987, terzino destro del Perugia, anche lui coinvolto nel calcioscommesse con Parisi
    GIORGIO CONROTTO, 1987, difensore centrale del  Cuneo
    MICHELE CREMONESI 1988, giocava, giustamente, nella Cremonese, poi, senza cambiare cognome, è passato al Crotone
    RAPHAEL MARTINHO 1988 centrocampista brasiliano del Carpi
    LUCA SCAPUZZI 1991, attaccante del  Como. Per tre anni è stato di proprietà del Manchester City, a cui era stato consigliato dal suo grande amico Filippo Mancini, figlio di Roberto. Dopo essere stato in prestito all'Oldham, al Pothsmouth, Varese e Siena è approdato, da svincolato, a Como.
    REMO FREULER, 1992, centrocampista svizzero dell' Atalanta
    MARCELLO MANCOSU 1992 , ala sinistra del Lumezzane 
    DAVIDE VOLTAN,1995, ala destra del Bassano in prestito dal Crotone
    MARIO PREZIOSO 1996, centrocampista del  Teramo in prestito dal Napoli
    EMMANUEL BESEA 1997 centrocampista ghanese del Modena

    e, tra gli ex, a

    GIUSEPPE ALESSI 1977, ex trequartista di Torino, Napoli, Livorno, Spezia, Reggiana, ritiratosi nel luglio2 015
    Teddy LUCIC 1973  difensore svedese BOLOGNA dal1998 al 2000 ritiratosi nel 2010 
    DAMIANO MOSCARDI 1974, ex centrocampista girovago, 314 presenze in serie B. si è ritiratosi l'1 luglio 2009
    GUGLIELMO BACCI, 1955, ex difensore di Roma, Sambenedettese, Udinese, Perugia, Taranto, Reggiana, Nocerina, Ternana. Come allenatore il suo ultimo incarico è stato da ottobre 2014 a marzo 2015 alla Nuorese in serie D
    NOVILIO BRUSCHINI 1947, ex difensore di Torino e Foggia, ritiratosi nel 1979

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