Calciomercato.com

  • Canovi rivela: 'Sarri, il contratto con la Roma era fatto. Infront piovra del calcio'

    Canovi rivela: 'Sarri, il contratto con la Roma era fatto. Infront piovra del calcio'

    • Susanna Marcellini

    Il nome di Dario Canovi rappresenta un pezzo di storia degli agenti Fifa italiani. L'avvocato romano, persona stimata nel settore oltre che vera e propria memoria storica, fu il primo avvocato in Italia a curare un trasferimento, più precisamente quello di Juary nell'Avellino del presidente, Sibilia. Da Fabrizio Lorieri a Nestor Sensini, da Sebino Nela a Riccardo Ferri, passando per Alessandro Nesta, Gigi Di Biagio, Falcao, Cerezo, Bruno Giordano. Senza dimenticare quel grande talento che era Bruno Conti. Sono stati tanti i giocatori passati per lo studio Canovi oggi lasciato in eredità ai figli Alesssandro e Simone.

    Il mondo del calcio è cambiato, sono cambiate le regole e anche i calciatori, questo lo sa bene Canovi che non vede di buon occhio le regole che la Fifa nel corso degli anni ha trasformato. “Oggi tutti possono fare il procuratore di calcio, la Fifa lo ha permesso e questo è un peggioramento per il nostro mestiere. Si è creata una serie di centri di potere. Infront, per esempio, compra diritti televisivi e non disdegna dall’acquistare club calcistici, una specie di piovra che mette le mani su tutto e ciò sta creando un grande casino nel mondo del calcio. Questo non vuol dire che sia tutto da buttare. C’è anche una parte buona del calcio, io ho festeggiato con grande gioia la promozione del Crotone, alla faccia di chi pensa che la A debba essere dominio solo delle grandi città. Pochi hanno notato che stanno salendo nel massimo campionato club formati per la maggioranza da calciatori italiani. Squadre come il Crotone, il Carpi, il Sassuolo che non hanno grandissimi mezzi economici e che hanno fatto leva su calciatori italiani. Non è un caso che vinca lo scudetto la Juventus e non l’Inter o la Roma che giocano con tantissimi stranieri…”.

    Riguardo la Lazio, club che segue da un osservatorio privilegiato, Canovi la pensa così:  “E’ un anno strano, non ha fatto un campionato all’altezza dando la responsabilità ad uno dei migliori tecnici in circolazione, Stefano Pioli: preparato, serio e competente.  Nel calcio moderno o investi nel vivaio o sui giocatori importanti e Lotito non ha fatto nessuna delle due cose. La Lazio non credo possa avere un futuro facile, è destinata a rimanere una squadra di seconda fascia e personalmente non credo nemmeno che sia giusto continuare con Inzaghi. Simone è un allenatore giovane che ha bisogno di fare la gavetta. Allenare la primavera non è fare gavetta. Un esempio su tutti è Ivan Juric,  diventato un tecnico importante perché ha fatto la sua esperienza prima in C poi in B dove quest’anno ha vinto il campionato con il Crotone. Per anni è stato il  secondo di Gasperini  e tutte queste esperienza  gli permetteranno di fare un buon campionato di serie A”.

    Futuro diverso lo vede per la Roma: “La Roma si è affidata ad un tecnico non all’altezza, molto sopravvalutato. Un mio collega francese mi disse che Garcia avrebbe fatto un primo anno eccezionale, il secondo avrebbe cominciato ad avere problemi e il terzo sarebbe stato un disastro. Così è stato. A me risulta addirittura che già lo scorso anno i dirigenti della Roma avessero virato su Sarri, c’è chi parla addirittura di un contratto pronto che non vide la luce perché qualcuno dagli Stati Uniti si oppose a questa soluzione. Non dico che se Spalletti fosse arrivato ad inizio stagione la Roma avrebbe vinto lo scudetto, sicuramente però avrebbe fatto un campionato diverso. La Juventus è imbattibile, una squadra che pur partendo male ha vinto un campionato con tre giornate di anticipo. Nessun’altra squadra in Europa ha una serie così positiva. Va contro ogni pronostico. La Roma potrà dire la sua ma sarà difficile in futuro competere con questa Juventus. Non credo nemmeno che il futuro  della Roma possa dipendere dalla costruzione dello stadio. A questo proposito voglio spendere una parola in favore di uno  dei direttori sportivi più bravi e che spesso invece viene discusso: Walter Sabatini. Ogni anno viene criticato ma non fa nulla di più di quello che la società vuole dal suo direttore sportivo”.

    Canovi interviene anche sul rinnovo di Totti: “Credo che soprattutto dopo la partita con il Napoli la dirigenza giallorossa abbia capito che rinnovare il contratto a Francesco non sia solo un fatto di merchandising, di magliette vendute o dell’amore del pubblico. I 5 punti delle ultime partite e i soldi della Champions sono merito suo. Totti non deve elemosinare un contratto, credo che se lo meriti e sono certo che il presidente se ne sia convinto. Nella partita con il Napoli gli ho visto fare delle cose da grande campione, negli ultimi dieci minuti la Roma ha avuto più occasioni da gol di quante non ne abbia avute in ottanta minuti. Il contratto a Totti va fatto non per quello che ha dimostrato nel passato ma per quello che ha dimostrato in queste ultime partite”.

    @susannaradio

     

    Altre Notizie