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  • Caos Bologna, Pecci a CM: 'Non credo alle cordate'

    Caos Bologna, Pecci a CM: 'Non credo alle cordate'

    • Gianluca Minchiotti

    Caso Bologna: mentre la squadra viene penalizzata di un punto in classifica per il mancato saldo dell'Irpef relativo al periodo maggio-giugno 2010, il futuro della società felsinea appare sempre più nebuloso. Oggi, ad esempio, l'ex presidente Alfredo Cazzola ha ribadito il suo no a un rientro in società: "Confermo la mia indisponibilità a rientrare nella compagine societaria".

    Una delle ipotesi che sono circolate in questo periodo è quella riguardante un'ipotetica cordata di imprenditori locali, disposti a salvare la società dal crack. Un'ipotesi alla quale Eraldo Pecci, ex bandiera rossoblù in campo (dal 1973 al 1975 e dal 1986 al 1989), non crede: "La squadra sta facendo quello che può fare, non gioca benissimo ma ha la sua dignità e i risultati ottenuti sul campo sono soddisfacenti - spiega a Calciomercato.com -. La situazione societaria è motivo di preoccupazione. E' un periodo in cui tutta la città, non solo il Bologna calcio, sta vivendo un momento di difficoltà. Abbiamo un commissario in Comune e ci sono problemi di vario tipo. Alle cordate non ho mai creduto. Credo che la briscola la debba guidare uno solo, se no si perde. Non ce ne sono altre in giro per l'Italia, per cui... Sono cose che si dicono in situazioni di emergenza. Non so quali possono essere le vie d'uscita".  

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