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  • Caos Grecia: in fiamme la casa del presidente degli arbitri. Stop ai tornei

    Caos Grecia: in fiamme la casa del presidente degli arbitri. Stop ai tornei

    • Alessandro Cosattini
    Il calcio greco nel caos. La casa di Giorgos Bikas, presidente degli arbitri, è stata data alle fiamme e secondo i primi rilevamenti delle forze dell’ordine si tratterebbe di un incendio doloso. Al momento dei fatti nessuno si trovava all'interno dell'abitazione. La Federcalcio ellenica ha disposto la sospensione di tutti i campionati e ha fatto inoltre sapere che prenderà ulteriori provvedimenti dopo il rapporto ufficiale, quando verrà fatta chiarezza sull’origine del rogo. La scorsa settimana Bikas aveva rivelato che un arbitro di alto livello era stato minacciato fuori dalla propria casa da alcuni sconosciuti. Il calcio greco è da anni al centro di diversi episodi di violenza e corruzione, tanto che la Federcalcio è stata posta sotto commissariamento dalla Fifa.

    LA RIVOLUZIONE - La Fifa, infatti, nelle scorse settimane è stata incaricata di gestire la federazione ellenica per cercare di porre fine alla corruzione dilagante in seno all’organizzazione. Stavros Kontonis, vice ministro dello Sport, ha recentemente annunciato che il governo di Atene ha dato il suo via libera alla commissione Fifa: "Vogliamo mettere fine a un regime marcio e a una corruzione imperante". L'obiettivo è quello di far rientrare il calcio greco entro le direttive accettate dalla Federazione mondiale: "Un segnale positivo - continua Kontonis - che, con l'allontanamento di chi ha amministrato fino ad oggi, permetterà al movimento nazionale di uscire dai problemi che lo hanno caratterizzato in questi anni". Le nuove elezioni per la Federcalcio ellenica saranno organizzate entro il 31 maggio prossimo.

    PRECEDENTI - Nell’anno zero del calcio greco, la Uefa aveva indicato un supervisore per le designazioni arbitrali, Bikas appunto. Già alla seconda giornata di campionato, però, Bikas ha subito le prime minacce, che poi sono sfociate nell'incendio della sua abitazione nella zona di Salonicco. A questo punto la federazione ha deciso di fermare tutti i campionati professionistici. In questo weekend, infatti, non si giocheranno le gare della seconda e terza divisione, dal momento che la prima sarebbe comunque ferma per la sosta imposta dagli impegni delle nazionali. E non è la prima volta che il calcio greco si ferma. Nel febbraio del 2015 a causare lo stop furono gli scontri tra tifosi, soprattutto nel derby tra Panathinaikos e Olympiacos. In quell’occasione il campionato riprese, a porte chiuse, il mese successivo. Chissà questa volta quando le squadre elleniche potranno riprendere a giocare.

    PARLA STRAMA - In Grecia anche una vecchia conoscenza del calcio italiano, in particolare dell'Inter. Andrea Stramaccioni commenta così l'episodio e la decisione di fermare i campionati: "Un episodio intimidatorio gravissimo che conferma la forte esigenza di ristabilire e tutelare la credibilità del calcio greco. Credo sia giusto fermarsi finché non venga fatta chiarezza sull'accaduto per tutti i milioni di tifosi greci e non che amano questo sport".
     

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